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Compravendita dei senatori, Prodi in aula: “Chiacchiere quotidiane” tra il 2006 e il 2008

Creato il 17 luglio 2014 da Nicola933
di Consiglia Grande Compravendita dei senatori, Prodi in aula: “Chiacchiere quotidiane” tra il 2006 e il 2008 - 17 luglio 2014

ProdiDi Consiglia Grande. Romano Prodi, ex presidente del consiglio dal 2006 al 2008, è stato ascoltato a Napoli come teste sul processo che vede Berlusconi imputato di corruzione con Valter Lavitola, per il denaro versato all’ex Senatore Sergio De Gregorio, in tema di compravendita di  senatori passati dal centrosinistra al centrodestra.

C’erano chiacchiere quotidiane per far passare i senatori dal centro sinistra al centrodestra, ma non sono mai stato informato sui fatti specifici, altrimenti sarei ancora presidente del Consiglio’, ha dichiarato. L’ex premier ha risposto alle domande dei pm Vincenzo Piscitielli e Fabrizio Vanorio, titolari del fascicolo con il pm Henry John Woodcock e poi degli avvocati di Berlusconi Niccolò Ghedini e Michele Cerabona.

Prodi ha dichiarato di avere ricevuto una missiva il 12 giugno 2013, da parte di De Gregorio stesso, in cui quest’ultimo si scusava per essere stato corrotto da Berlusconi a passare al centro destra. Prodi è rimasto meravigliato dalla lettera e se avesse saputo, a detta sua, sarebbe intervenuto prima, dato che ci stava volentieri al governo.

E inoltre tiene a precisare che il suo Governo, nato con una maggioranza stringata in parlamento, andò in crisi proprio nel momento in cui la situazione si stava stabilizzando e appariva tranquilla: la Finanziaria era passata a seguito di un mese di Dicembre durissimo.

Prodi ricorda oltretutto le tensioni al momento della nomina di De Gregorio a presidente della commissione Difesa: Ci furono fortissimi scontri quando ci fu la nomina di De Gregorio a presidente della Commissione Difesa. Fu molto contestata e contrastata perché fu eletto con voti dell’opposizione e fu una elezione inaspettata. Ogni giorno c’erano incontri per contare i senatori sulla tenuta della maggioranza”.

E alla domanda del legale di Lavitola sulle richieste del senatore Pallaro per votare la Finanziaria, ha risposto: Io non trattavo voti e non so delle trattative parlamentari. A seguito Ghedini gli ha domandato delle posizioni assunte dalle minoranze linguistiche altoatesine e dell’Udeur di Mastella. Prodi ha così argomentato: L’appoggio al governo è sempre condizionato a un rapporto politico. Gli altoatesini, ad esempio, pur essendo più di centrodestra, si fidavano di me. E portavano avanti le richieste per il loro territorio. La politica si fa cosi’“.

Non ci resta che attendere sviluppi, magari auspicando a  uno scontro diretto con Il Cavaliere Berlusconi.


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