Avendo a disposizione anche un PowerMac G3 da provare, mi si è posto il problema di dove effettuare le prove,. Nel Garage-Laboratorio, dove tengo tutte le macchine “storiche”, avevo spazio solo per una e nello studio dove lavoro (o per lo meno mi atteggio a lavorare) meno che mai e al massimo avrei potuto inserire una delle due sul tavolo che divido con la mia dolce metà.Ora, forse, non vi rendete conto di come una “dolce metà” possa trasformarsi in “belva scatenata” una volta che si invade, anche se di poco, lo spazio lavorativo di appartenenza. Così ho preso tutto ciò che stazionava nella “mia parte” di tavolo, compreso il portatile e l’ho tolto di mezzo. Al loro posto c’è andato l’iMac G3.Una volta depositato il computer (previa autorizzazione scritta - limitata nel tempo - della “dolce metà”) ho collegato il cavo di alimentazione, la tastiera alla porta USB ed il mouse alla porta USB della tastiera. Nell’altra porta USB ho collegato una prolunga per poter collegare comodamente chiavette ed altri dispositivi.
Magazine Informatica
Bene, dopo avervi (ed essermi) documentato sui modelli, caratteristiche, colori e fronzoli vari dell’iMac G3, non potevo fare altro che cominciare ad utilizzare la macchina in mio possesso. Il mio, come si può notare dalla foto, è un Flower Power. All'epoca questo modello fece molto discutere e gli amanti dei computer Apple non accolsero questa “visitazione” con molto entusiasmo. C’è da dire che, personalmente, non lo trovo male (sto parlando del design e del colore, ovviamente). All'epoca dissero che Jobs lo propose, forse, in ricordo dell’epoca Hippy, comunque sia è un iMac G3 con tutte le carte in regola!!
Avendo a disposizione anche un PowerMac G3 da provare, mi si è posto il problema di dove effettuare le prove,. Nel Garage-Laboratorio, dove tengo tutte le macchine “storiche”, avevo spazio solo per una e nello studio dove lavoro (o per lo meno mi atteggio a lavorare) meno che mai e al massimo avrei potuto inserire una delle due sul tavolo che divido con la mia dolce metà.Ora, forse, non vi rendete conto di come una “dolce metà” possa trasformarsi in “belva scatenata” una volta che si invade, anche se di poco, lo spazio lavorativo di appartenenza. Così ho preso tutto ciò che stazionava nella “mia parte” di tavolo, compreso il portatile e l’ho tolto di mezzo. Al loro posto c’è andato l’iMac G3.Una volta depositato il computer (previa autorizzazione scritta - limitata nel tempo - della “dolce metà”) ho collegato il cavo di alimentazione, la tastiera alla porta USB ed il mouse alla porta USB della tastiera. Nell’altra porta USB ho collegato una prolunga per poter collegare comodamente chiavette ed altri dispositivi.
Avendo a disposizione anche un PowerMac G3 da provare, mi si è posto il problema di dove effettuare le prove,. Nel Garage-Laboratorio, dove tengo tutte le macchine “storiche”, avevo spazio solo per una e nello studio dove lavoro (o per lo meno mi atteggio a lavorare) meno che mai e al massimo avrei potuto inserire una delle due sul tavolo che divido con la mia dolce metà.Ora, forse, non vi rendete conto di come una “dolce metà” possa trasformarsi in “belva scatenata” una volta che si invade, anche se di poco, lo spazio lavorativo di appartenenza. Così ho preso tutto ciò che stazionava nella “mia parte” di tavolo, compreso il portatile e l’ho tolto di mezzo. Al loro posto c’è andato l’iMac G3.Una volta depositato il computer (previa autorizzazione scritta - limitata nel tempo - della “dolce metà”) ho collegato il cavo di alimentazione, la tastiera alla porta USB ed il mouse alla porta USB della tastiera. Nell’altra porta USB ho collegato una prolunga per poter collegare comodamente chiavette ed altri dispositivi.