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Comunicati, silenzi e pasticci italiani: cosa succede tra FIR, Aironi e Treviso?

Creato il 22 marzo 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Comunicati, silenzi e pasticci italiani: cosa succede tra FIR, Aironi e Treviso?E ora? Cosa succederà dopo la giornata dei comunicati? Prima Treviso, poi in serata quello FIR. A fare da contorno gli sbuffi che arrivano da Viadana. Non c’è che dire, un bel panorama. E siamo solo all’inizio.
Un paio di giorni fa ho scritto che sembra che tutti i nodi che da tempo vanno formandosi nel rugby italiano abbiano deciso di venire allo scoperto. In 48 ore ne è arrivata la conferma. Le prossime settimane saranno caldissime, c’è da scommetterci, anche perché il perodo elettorale non aiuterà.
Il clima sembrava rasserenarsi, poi l’esplosione praticamente contemporanea di più bubboni. A fare detonatore le non-decisioni di un Consiglio Federale piuttosto anomalo e più probabilmente quello che è successo nelle settimane immediatamente precedenti. Cosa è stato detto o cosa non è stato detto prima del Consiglio federale? Quali comunicazioni e segnali sono stati lanciati tra FIR, Benetton Treviso e Aironi? Quali invece sono stati taciuti? E perché?
In questa intricata vicenda c’è una federazione che accusa le franchigie (beh, soprattutto una…) di inseguire solo interessi ed obiettivi “privati” slegati dal bene collettivo del movimento. Di riflesso c’è una federazione accusata di muoversi in maniera autoritaria e unilaterale, con decisioni schizofreniche guidate da mire autoconservative.
Torti e ragioni sono probabilmente ben distribuiti, ma quello che tutti dovrebbero avere ben presente è solo la crescita del movimento italiano, attraverso la nazionale ma anche attraverso le squadre celtiche. Senza dimenticare il rafforzamento della base.
Rimanendo alla parte alta della piramide sarebbe bene chiarire gli eventi delle ultime settimane. Perché qualcosa comunque non torna.
Prendiamo ad esempio le famose “migliorie” al capitolato FIR/Franchigie. Il vicepresidente federale Saccà ha detto chiaro e tondo che la federazione ha avvisato il Benetton Treviso il 2 di marzo delle proposte che il Consiglio avrebbe affrontato di lì a un paio di settimane. La stessa cosa però non è avvenuta con gli Aironi: è qualche giorno che il presidente Melegari dice di essere venuto a conoscenza dei dettagli delle “migliorie” solo dalla stampa, e nessuno da Roma lo ha smentito. Perché Treviso è stata messa a conoscenza e Viadana no? Quale la ratio di una decisione simile? Intendiamoci: il mio non è un atto di accusa verso chicchessia, ma solo il tentativo di capire il perché.
Di Treviso si potrà forse dire che è isolazionista e arroccata nella sua Marca, ma se c’è una cosa che non manca nel comunicato diffuso dai biancoverdi è la chiarezza: la richiesta alla FIR di sedersi attorno a un tavolo assieme agli Aironi è addirittura gridata. In nome di quei principi di quel capitolato che è stato secretato. E anche qui ci piacerebbe sapere perché.


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