Dopo quasi vent’anni di fortunata carriera, Enrico Brizzi torna alle origini e affida ancora una volta il suo nuovo romanzo a un piccolo editore. Dalla redazione anconetana che vide nascere Jack Frusciante è uscito dal gruppo a quella bolognese al lavoro su Lorenzo Pellegrini e le donne, l’entusiasmo e la passione per le belle storie sono gli stessi: a essere cambiate, sono solo le aspettative dei lettori, che da molti anni, ormai, aspettano ogni uscita di Brizzi con trepidazione. Anche per questo motivo l’autore bolognese ha deciso di presentare un’edizione speciale del suo ultimo lavoro. Il romanzo, che uscirà
nelle librerie il primo dicembre, dal 18 novembre è in prevendita sul sito internet di Italica edizioni: ai primi cinquecento aficionados che lo richiederanno, infatti, sono riservate altrettante copie numerate, autografate e arricchite di uno speciale omaggio per un oggetto unico da collezionare.
Lorenzo Pellegrini e le donne è il terzo titolo della Epopea Fantastorica Italiana di Enrico Brizzi, ma ancor prima è un romanzo felice, che inneggia alla stagione verde e spregiudicata dei vent’anni. Qui si racconta dell’amore del protagonista per la soave Irene Maier, e
di come sia complicato fidanzarsi nel 1950, in particolar modo se ti trovi a essere un giornalista in erba, amante dello swing e sottoposto agli obblighi di leva.
A bordo della Vespa da 98 cc ribattezzata “la freccia amaranto”, il lettore accompagna Lorenzo, sempre in movimento fra Bologna, le Tre Venezie e l’Oltralpe già austriaco, nei suoi itinerari iniziatici attraverso un’Italia orgogliosa e libertina. Conquistare la
propria autonomia, e imparare a stare al mondo con stile: queste le priorità per il giovane protagonista, combattuto fra l’amor cortese e un’irresistibile tendenza a finire in situazioni boccaccesche. D’altronde, gli amici sono sempre pronti a frequentare nuovi locali, le ragazze a mettersi in gioco, e insospettabili maestri a guidare gli apprendisti nei territori ancora inesplorati della vita adulta.
Sullo sfondo, il fantasmagorico scenario già presentato ne L’inattesa piega degli eventi e La Nostra guerra: l’Italia è uscita vincitrice dal conflitto mondiale, ma si trova gravata dall’ingombrante presenza di un Mussolini sulla via dell’esaurimento nervoso, e dei suoi litigiosi gerarchi. Il prestigio littorio appare legato al successo della Nazionale – innervata sul Grande Torino – ai Mondiali brasiliani; per Mazzola, Loik e compagni, però, è in agguato un imprevisto che terrà il Paese col fiato sospeso. Meraviglia dello spirito, sperimentazioni carnali e nuove consapevolezze: ecco i temi senza tempo che muovono questa storia potente ed esemplare. L’autore vince la sua scommessa, raccontando con grazia e ironia il frenetico entusiasmo della giovinezza mentre, ancora una volta, dipinge personaggi, tic e usanze capaci di restituire l’essenza dello spirito italiano.