Comunicazione digitale: come cercare (e trovare) lavoro con la rete

Creato il 08 febbraio 2012 da Afrodite
Se siete su uno dei siti più famosi di recruiting online e state per cliccare su "Invia curriculum" ci sono alcune cose che dovete assolutamente sapere. Vengono dalla viva voce di Vittorio Maffei, Managing Director di Infojobs.it, che insieme ad altri esperti del settore ha partecipato a uno degli workshop del Forum della Comunicazione Digitale 2012 svoltosi ieri a Milano.
"Ogni mese Infojobs pubblica 50.000 offerte di lavoro a fronte delle quali vengono inviati  1 milione e 500 mila curricula", ha riferito Maffei.
Forse, dopo questa notizia, qualcuno desisterà dal cliccare su quell'Invia. Forse qualcun altro, più determinato o più amante delle sfide, cliccherà ugualmente. Allora questi ultimi sappiano che la maggior parte delle offerte riguardano la Lombardia e soprattutto la metropoli: ergo, se non abitate a Milano e dintorni, tenetevi pronti a fare le valigie e a salutare mamma e papà, il lavoro non è per i bamboccioni che amano stare appiccicati alla famiglia lo ha detto anche la ministra Cancellieri.
Bene. Ma ora che il curriculum è stato spedito, chi contattare per avere informazioni circa l'esito dell'invio? Come sanno tutti coloro che utilizzano Infojobs, nella propria pagina personale vengono fornite alcune informazioni circa il fatto che sia stato ricevuto, preso o meno in considerazione e, nella peggiore delle ipotesi, scartato. Nessun contatto personale è previsto con le aziende.
E del resto, ha reso noto Joakim Lundquist, Founding Partner Lundquist & Country Manager, in Italia il 77% delle aziende non forniscono un contatto diretto a cui rivolgersi per avere informazioni in merito alla propria candidatura.
Che fare, allora?
Beh, come saprete da qualche tempo le imprese alla ricerca di personale stanno setacciando anche i social network. E qui si apre uno scenario abbastanza inquietante, perché, come dice la parola stessa, per essere social occorre condividere tutto, anche i propri momenti trasgressivi o di défault.
"E questo potrebbe pregiudicare la vostra assunzione", ha messo in guardia l'avvocata Caterina Rucci, del Dipartimento Diritto del Lavoro Bird & Bird.
"Ma quanto la pregiudica?", ha domandato un partecipante dalla platea.
"Se il profilo professionale viene ritenuto adeguato all'offerta e sul profilo Facebook si trova qualche smagliatura relativa alla vita personale del candidato - ha risposto Maffei - l'azienda probabilmente cercherà di indagare meglio questa "zona grigia" tramite un colloquio face to face".
Se siete giovani comunque, monitorate anche i siti delle imprese e non abbandonate i canali tradizionali. Vodafone, per esempio, ha un sito apposito per gli studenti, ha riferito la Responsabile Comunicazione Interna Alessandra Teruggi, mentre Liliana Gorla, HR Talent Acquisition di Siemens ha esortato a frequentare i job meeting.
Cattive notizie, infine, per quanti hanno un profilo professionale elevato. Spesso infatti, sempre secondo il manager di Infojobs, le aziende danno la preferenza a chi manifesta una disponibilità immediata anche se in possesso di un profilo inferiore.
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