Saggi spesso interessanti, come la Società digitale di Giuseppe Granieri, o entusiasmanti come quello di Clay Shirky.
Spesso però, la presenza nelle librerie di troppi testi che profumano di novità, ci fa dimenticare che per riuscire a comprendere in modo completo le trasformazioni che noi (e la società) stiamo vivendo grazie a Internet, è necessario fare un passo indietro e riscorpire i classici.
L’intento di questo post è quello di fornire una breve lista di libri, dieci per l’esattezza, che a mio avviso possono essere reputati dei classici. Il libri che vi presento mi hanno aiutato a capirci qualcosa di più sulla comunicazione, su internet, sui nuovi media e sulla nostra società.
Ecco la lista:
- Ugo volli: Il nuovo libro della comunicazione. Che cosa significa comunicare: idee, tecnologie, strumenti, modelli.
Tutto quello che c’è da sapere sulla comunicazione è all’interno di queste 300 pagine.
- McQuail: Sociologia dei media.
Un ottimo manuale che tratta di sociologia della comunicazione di massa.
Un manuale completo e chiaro, un testo di riferimento. E’ sufficiente vedere quante università lo adottano come libro di testo nei corsi di comunicazione per capire la sua importanza.
- MarshallMcLuhan: Gli strumenti del comunicare.
Apprezzato e criticato, con gli anni è diventato un classico. Costantemente presente nelle bibliografie di tutti i testi che trattano di comunicazione e media.
- Meyrowitz Joshua: Oltre il senso del luogo. L’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale.
Con le nuove tecnologie il concetto di spazio muta, e con esso anche i nostri rapporti interpersonali cambiano. Un analisi sociologica che prende spunto dalle idee di Goffman e di McLuhan proponendo una sintesi brillante.
- Nicholas Negroponte: Essere digitali.
Un libro che ha segnato un’epoca, una delle prime e più lucide esposizioni della allora nascente società digitale e le sue conseguenze sulla società.
- Pierre Lévy: L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio.
Come la rete e la condivisione delle informazioni possono cambiare noi stessi e il modo in cui partecipiamo alla vita pubblica. Un libro importante ma non di facile lettura.
- Sherry Turkle: La vita sullo schermo. Nuove identità e relazioni sociali nell’epoca di Internet.
Una ricognizione sul rapporto uomo-computer e una analisi lucida su come quest’ultimo sia entrato nelle nostre vite, modificando la nostra mente, le nostre relazioni e la nostra identità.
- Lev Manovich: Il linguaggio dei nuovi media.
Dalla quarta di copertina:
“Questo libro viene definito il libro Cult da tutti gli studiosi e gli attori chiave nel campo delle arti elettroniche: registi, storici della comunicazione, televisivi, web designer, critici d’arte e artisti.”
- Henry Jenkins : Cultura convergente.
Il rapporto produttore/consumatore dei media che muta grazie alla rete.
Un testo pieno di case history interessanti. Una fotografia dettagliata della cultura pop moderna.
- Castells Manuel: La nascita della società in rete.
Un’opera monumentale, paragonata per importanza al Capitale di Marx. Il libro affronta le trasformazioni sociali avvenute con la rivoluzione digitale dell’informazione. L’informazione come fattore chiave nell’economia mondiale.
PS: Sono ben accette critiche e/o suggerimenti per sostituire o aggiungere qualche testo che non ha trovato spazio.
COMMENTI (1)
Inviato il 16 dicembre a 13:38
Molti di questi testi sono validi ma sono vecchiotti e non riflettono la fase attuale del web, la cosiddetta 2.0. McLuhan un "santo" non ha MAI parlato di internet e dei nuovi media. McQuail è ottimo massmediologo ma il testo bibbia è Mass Communication Theory,non sociologia dei media (forse in italiano si chiama così?) ottimo testo. In Italiano suggerisco: Digital Literacy di Murero (un nostro rientro cervelli) che tratta gli ultimissimi trends - per es. social media, social networks ecc. - è sicuramente da aggiungere alla lista. Doing Internet Research in inglese, di Steve Jones è un altro testo base, ma anch'esso è ormai datato.