Comunicazione interrogativa…

Stiamo assistendo in questi giorni alla “tarantella” di Celentano a Sanremo. Ci va, non ci va; quanto prende? 750.000 euro? Il popolo della rete insorge,e subito il dietrofront sulla beneficenza. Questo che stiamo vivendo è il classico esempio di comunicazione interrogativa. Si da la notizia di un qualcosa, e si attende la reazione; a seconda di quale sia, ci si orienta su quella o quell’altra risposta per non perdere il consenso. Molto intelligente ma nello stesso tempo manipolatoria. Cosa ci insegna questo? Che spesso noi non siamo portati a comunicare in virtù di un obiettivo da raggiungere. Spesso parliamo senza una idea chiara di quello che vogliamo ottenere. Il significato della Comunicazione sta nel risultato che ottieni. Quante volte abbiamo ottenuto quello che volevamo comunicando in un certo modo? Prendiamo, ad esempio, una richiesta da fare al proprio capo ufficio. Siete sicuri che se la richiesta ha avuto esito negativo non dipenda dal fatto che non siamo riusciti a comunicare con efficacia? Pensateci bene all’ultima volta che non avete ottenuto quello che desideravate in un colloquio personale o professionale. Ma non ci pensiamo mai attentamente e spesso ci andiamo ad infilare in situazioni veramente assurde senza poi avere la capacità di centrare i nostri obiettivi. Sveglia allora e cerchiamo di capire dove sbagliamo; sono a vostra completa disposizione per qualunque suggerimento.

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Un abbraccio miei cari lettori!!!!!

Maurizio