"Il nostro problema è l'enorme debito pubblico, ereditato dai governi del passato. Questo debito è stato moltiplicato otto volte fra il 1980 e il 1992, dalle vecchie forze politiche, comunisti in primo piano. [...] Adesso queste forze si stanno di nuovo coalizzando e hanno in mente una sola idea, sempre la stessa: tassare gli italiani". Silvio Berlusconi, videomessaggio all'Agenzia Stefani..ehm...pardon al Tg1, 02/02/2011.
Ogni volta che Silvio è in difficoltà, tira fuori la solita litania dei comunisti cattivi e tassatori (oltreché mangiatori di bambini). Il problema è che pochissimi italiani sanno che fra il 1980 e il 1992, gli anni indicati da Berlusconi come quelli dell'esplosione del debito pubblico, il PCI non ha mai messo piede al governo e a decidere erano gli stessi che oggi sono al fianco di Papi sul ponte di comando. Quindi, ancora una volta, tutti gli crederanno. Perché pur non avendo mai governato in cinquantacinque anni di storia repubblicana, la colpa delle croniche difficoltà economiche del paese, nell'immaginario collettivo, è sempre dei comunisti.