Io mi sa che non l’avevo specificato che avevo aggiornato la pagina che spiega cos’è questa cosa che se state leggendo la state leggendo, quindi lo specifico ora, ho aggiornato la spiega, per i pigri di click fa più o meno così,
Dacché ho aperto questo posto, e lo ho aperto quando è capitato che sono andata per un tot giù in Russia [vedi alla voce > Genesi], delle poche robe che ho capito, una è che nell’ambito delle cose da raccontarsi, ho bisogno di mettere tutta una cornice geografica e contestuale, dappoi riempire col resto che vedo intorno, lasciando ampio margine alla travisazione. Il resto delle cose biografiche non è molto importante, quantomeno in questa sede.
Comunque,
nell’attualità vivo a Venezia con Norman e lo Zar. Il rapporto di coinquilinato è stato sancito da un giro di tarocchi che ha indicato La Giustizia, La Temperanza e L’Imperatore come futuri abitanti di questi metri quadri. Quivi, mi sento di fare in libertà cose socialmente inaccettabili tipo conservare l’acqua della pasta per lavare i piatti. Norman, dal canto suo, ama le scatole e le buste, e si sente di fare in libertà di accumulare quantità ingestibili delle une e delle altre. Difatti in casa di scatole ne abbiamo molte e di varie misure, alcune delle quali contengono delle altre scatole, o tutt’al più delle buste Con noi vive anche la piccola lavatrice dell’allegria, chiamata anche lo scolainsalata, il boiler, la pattumiera. È una roba che hanno messo in bagno dato che una lavatrice vera non ci stava. Essa va caricata di acqua a mano con l’ausilio di bacinelle, non ha la centrifuga/risciacquo ed è quindi complessivamente inutile, ma graziosa a vedersi. Per il resto da qua si sente sempre il rumore dell’acqua nel canale, i barchini tamarri con la musica tamarra e ci sono tante zanzare. In camera c’è l’eco, in soggiorno una scatola [un’altra] con gli effetti personali di un’inquilina scappata a Berlino, in freezer tracce di sangue, dacché si evince che forse l’inquilina non è veramente scappata a Berlino. La porta di sotto fa fatica ad aprirsi, comunque se non ci riesci arriva il gestore indiano dell’osteria veneziana e te la apre lui.