Con “1980 Cronaca tragicomica di un anno” il 99 Posti festeggia con il suo pubblico

Creato il 29 aprile 2013 da Russoniello

Paolo Capozzo

Sabato 4 maggio alle 21 e domenica 5 alle 18,30, festa di fine stagione al Teatro 99 Posti che suggella il successo dell’annata trascorsa con “1980 Cronaca tragicomica di un anno”  di e con Paolo Capozzo e con la regia di Gianni Di Nardo.

Dopo cinque anni di pausa forzata per lavori di ristrutturazione, è grande il desiderio di festeggiare il successo di una Stagione che si chiude con un bilancio positivo per tutte le proposte messe in campo: un Cartellone con otto appuntamenti di teatro indipendente, tre nuove produzioni, ospitalità per vari spettacoli di compagnie irpine e ben tre Laboratori teatrali (di cui uno per bambini con balbuzie e mutismo selettivo, con la psicoterapeuta  Carmen Guarino, la pedagogista Epifania Gimmelli e la supervisione del prof. Camillo Vittozzi)

Lo spettacolo, che andrà in scena in una nuova versione, ha vinto importanti premi come:    Premio miglior testo teatrale per autori di monologhi al IV premio “Unicoop Tirreno” – Allerona (TR) – 2010;  Premio miglior testo teatrale al concorso nazionale di letteratura e teatro “Nicola Martucci” -  Valenzano (BA) – 2008 e Premio Teatro.org al concorso nazionale “I corti della formica” – Napoli – 2008.

“Segnato da importanti avvenimenti di cronaca e di politica, il 1980 è, per noi, l’anno del terremoto. – spiega l’autore ed interprete Paolo Capozzo – Attraverso un tragitto evoc(re)ativo, rifinito da filmati e musica di repertorio, lo spettacolo ripercorre un anno di vita di un ragazzetto di 17 anni, alle prese con i problemi fatui dello sviluppo. Accadimenti personali e fatti di cronaca, eventi politici e cotte adolescenziali, s’intrecciano indissolubilmente, dentro il tono ironico che a volte sconfina nella farsa. Lo stile è riconducibile al “teatro d’evocazione”, in cui l’attore non può limitarsi a raccontare ma è “costretto” a rivivere al presente fatti e personaggi del passato”.

Molto importante il ruolo delle immagini che fanno da contrappunto al testo di Capozzo e che sono frutto della ricostruzione minuziosa curata da Gianni Di Nardo che ha tratto le foto dagli archivi di Olivo Scibelli e Lino Sorrentini e ha assemblato personalmente gli interventi video.

Tante le emozioni di questa Stagione partita con la Compagnia dell’Eclissi di Salerno con “Un tram che si chiama Desiderio” di Tennessee Williams, proseguita con due spettacoli ruotanti intorno al mito di Medea come “From Medea” dei Cattivi di Cuore di Imperia e “Medea” di Areté Ensemble e ancora con il Teatro di Legno di Ercolano con lo strabiliante “La parola Madre”. Il padre dell’esistenzialismo Sartre, si è materializzato sulle tavole del 99 Posti con uno dei suoi testi più riusciti “Porta Chiusa” messo in scena dalla compagnia romana Officina Dinamo; le stesse tavole hanno poi ospitato le avventure di Brancaleone nella rilettura di Elda Martino e Gianni Di Nardo con “La Gerusalata Liberemme” e un altro grande classico “Il piacere dell’onestà” di Pirandello messo in scena dalla Compagnia dell’Eclissi.

L’accesso allo spettacolo è consentito ai soli associati, il prezzo del biglietto è di 8 euro. Per ulteriori informazioni: www.teatro99posti.com.

Di seguito l’intervista video a Paolo Capozzo, autore ed interprete dello spettacolo

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