Con ali di cristallo
In questo spazio, dove il tempo logora le gemme,si tace il vento che osserva mutoe inorridito l’impari lottare controavversità inumane.Tutt’intorno però è già primavera,un solicello chiaro indora l’aria luminosae dalle fronde proviene un cantico nascostofino alla strada, poi discende nel piazzalepallido e deserto questo cantico d’amore.E questo senso di profonda intimità, salee tracima il confine, il fiume dei pensierinegli orti di memorie care, assise nella strana quiete del tepore tra terra e cielodove candidi voli s’intrecciano.Un’ombra, un lascito di nostalgia,d’un tratto, minano questi muri nuovie si aprono sanguinando, crepe alrumore di uomini con scarpe di ferro.Così quel senso d’incertezza mi pungola,mentre un velo di foglie, smorza il raggiointenso sul banco dei fantasmi iridescentilontani al rumore degli uomini stoltiche uccidono ideali e società intellettuali.Poi una scia inargenta i cardini del cielo, un potente rombo assordal’aria che rimane calma , unpuntino irriverente buca la nuvola escompare con ali di cristallo