Magazine Opinioni
Quando ero in viaggio pensavo sempre a Voi, cari amici.
Assaggiavo qualcosa di nuovo, vedevo un ingrediente strano, fotografavo ciò che mangiavo, e pensavo a voi.
Poi, al rientro, mi avete accolta a braccia aperte, leccandovi i baffi con i dolcetti al limone, speravo proprio vi piacessero, anche quando ho scoperto quelli mi siete venuti in mente!
Ho sempre adorato il mio blog e i vostri.
Mi piace pensare che ognuno di noi dedichi tempo e sforzi al suo angolino goloso, mi piace passare dai vostri, ingolosirmi e rientrare a casa dall’ufficio con la voglia di mettermi ai fornelli.
Mi piace vedere quanti rapporti sinceri si siano creati tra molte persone, che da amici virtuali sono passati ad essere amici reali.
Mi piace ricevere complimenti per il mio “operato”, avere nuovi followers, e quando mi è possibile ricambiare la visita, perché succede che all’inizio il blog sia tutto, poi diventa un alleato prezioso che va avanti in parallelo alla vita quotidiana, non sempre è aggiornato ma riceve almeno una visita al giorno, perché quello che fai vuol dire che conta qualcosa, almeno per qualcuno.
E’ bello e rilassante, dopo una giornata di lavoro, trovare un po’ di serenità anche se solo data da un commento gentile lasciato sulla tua pagina.
Ma poi succede anche che il web pulluli di polemiche e discussioni dai toni offensivi, con consigli saccenti dispensati da menti saccenti riservati a neo o paleo foodblogger.
Questa cosa non mi piace per niente.
Se uno non è libero di fare ciò che vuole (ovviamente nel rispetto del prossimo), nemmeno nel suo spazio virtuale, vuol dire che qualcosa non funziona.
Tra l’altro non vedo perché chi si affaccia in questi giorni alla blogsfera debba trovare astio malcelato, invece di accoglienza a braccia aperte come sé successo a me.
Non vedo perché chi non aspetta la giusta luce per fotografare quello che cucina, ma usa la luce data dalla lampadina a risparmio energetico che ha in cucina, si debba sentire in difetto.
Non vedo perché chi non ha un blog superfico, superseguito, supercommentato si debba sentire incompetente.
Non vedo perché chi ha scelto i layout predefiniti di blogger (= non ha tempo/sbatti/conoscenze per cambiarlo) si debba sentire sfigato.
Non vedo perché, si debba sempre essere giudicati da chi si sente superiori, sempre nella vita.
Cucinare non dev’essere una gara o una dimostrazione d’abilità, ma un piacere.
E io continuerò a farlo, a modo mio, come spero anche voi.
Ecco perché ho deciso di chiudere il mio blog per scazzo, sì avete capito bene, da oggi a … bhè, quando mi passa.
Io sono già appesantita di mio dal lavoro e sinceramente non ho nessuna voglia di seguire litigate cammuffate da discussioni costruttive.
La vita è così breve per passarla a litigare.
(Sia chiaro che questo mio sfogo non è riferito a NESSUNO in particolare, è solo che non capisco perché quando più menti riflettano assieme proprio non si riesca ad essere civili ed educati).