Lei è Anna Buganè, alias Cucinapecaria. Spumeggiante, sempre sorridente è un vero portento. L’ho conosciuta poco meno di un anno fa a Torino e negli ultimi mesi ci siamo incontrate spesso per lavoro, ma non l’avevo mai vista “con le mani in pasta”. Beh, mi è piaciuto seguirla durante la Vercelli Rice Experience e vederla alle prese in cucina con riso nero, piselli e ciuffetti di calamari…
Ecco chi è Anna Buganè in 7 domande:
Com’è nata l’idea del blog e da quanto tempo lo gestisci? L’idea di Cucina Precaria è nata con me, come qualcosa di innato, essendo però sbadata e volitiva ci ho messo qualche anno a capire dove e come collocare tutto quello che oggi sta in cucina precaria (ricette precarie, autoproduzione, orti urbani e cose della vita). Quindi dopo un attento e ponderato periodo di incubazione (durato 25 anni), Cucina Precaria è venuto alla luce nel marzo del 2012 (è ancora molto giovane).
Che lavoro fai nella vita? Sono segretaria part time in uno studio di un’osteopata pediatrica. Non è il lavoro dei miei sogni, quindi quando ho finito corro a fare quello che mi piace, cucino, fotografo, scrivo, mangio, organizzo giornate di condivisione legate al cibo e quando mi chiamano entro in qualche cucina a spadellare.
Quanti anni hai? Da pochissimo 28, che è anche una bella cifra, mi sento comoda in questi 28 anni. Mi piacciono!
Ti piace di più preparare antipasti, primi, secondi o dessert? Perché? Non mangio dolci e anche in cucina sono il mio punto debole. Però vado forte sugli antipasti, sarà perché nella cucina piemontese ce ne sono a centinaia! Sono belli, sono vari e possono accontentare tutti, sono l’introduzione a quello che sarà il pasto… anche se a volte io mi fermerei già qui!
Qual è il tuo piatto preferito (da mangiare)? Uh, che difficoltà… a me piace mangiare! Non ho un colore preferito o un genere musicale preferito, sono onnivora in ogni campo
Il mio piatto preferito è quello che mi ricorda una sensazione, quello che quando chiudo gli occhi lo sento ancora sul palato e sulla pelle.Qual è il tuo piatto preferito (da preparare)? Mi piace cucinare i chicchetti (grano, farro, amaranto, bulgur, cous-cous, quinoa). A parte la versatilità infinita, sono belli, sono buoni e sono sani. Un piatto di chicchetti mi trasmette un forte senso di comunità e comunione, immagino un tabulè, un’insalata fredda, una minestra. Tutto con i chicchetti è lento, la preparazione, la cottura, la scelta degli ingredienti. I chicchetti mi fanno pensare alla famiglia e agli amici, un pasto preparato con calma, pensando ad ogni commensale, un momento conviviale da gustare da un unico piatto, magari con le mani.
Com’è nata la ricetta della VRE1? La ricetta della VRE è nata dal panico e da ripetuti esperimenti, la farina di riso nero è difficile da domare. Dopo molti tentativi e qualche aiuto ricevuto da palati amici ho provato la polenta, che aveva un colore bellissimo, ho pensato ai piselli perché erano il giusto abbinamento cromatico (e di gusto), mancava il croccante… e ho fritto due moscardini…
Polenta di farina di riso nero e crema di piselli
Ingredienti:
Per la polenta:
1 litro di brodo vegetale (acqua, 1 carota, mezza cipolla, bacelli di piselli)
200 gr di farina di riso nero
sale qb
1 kg di piselli freschi
sale
mezza cipolla
olio
ciuffetti di calamari
farina di riso bianca
olio per friggere
Preparazione:
Preparare il brodo, quando si è insaporito portarlo ad ebollizione e aggiungere poco alla volta la farina di riso nero, mescolare energicamente con una frusta per evitare la formazione di grumi e cuocere la polenta per 25-30 minuti.
Nel frattempo sgranare i piselli freschi e sbollentarli in acqua bollente per 15 minuti (fino a quando saranno morbidi). Scolare i piselli e farli saltare velocemente con cipolla leggermente soffritta.
Frullare i piselli, aggiungendo un poco di olio, dovrà essere una crema morbida e soda.
Asciugare bene i ciuffetti di calamari e impanarli nella farina di riso bianca, friggerli per pochi istanti in olio bollente, scolarli dall’olio.
Per comporre il piatto utilizzare un coppa pasta, formare una strato di polenta, ricopritelo di crema di piselli e guarnite con i ciuffetti di calamari croccanti. Servite calda!
(Le foto sono di Silvia Pastore)