Ecco chi è Katia Baldrighi in 7 domande:
Com’è nata l’idea del blog e da quanto tempo lo gestisci? Il blog è nato ormai tre anni fa. Dopo aver seguito blogger storici per diversi anni mi sono decisa, ho iniziato a trafficare con l’html e quando ho raggiunto il risultato che più mi appagava l’ho pubblicato!
Che lavoro fai nella vita? Nella vita ora faccio la cartolaia a tempo pieno, ho un lavoro che amo e ho la fortuna di essermi scelta la compagna di lavoro e questo rende il lavoro piacevole, ci divertiamo un sacco insieme!
Quanti anni hai? Proprio ad agosto compirò 40 anni, anche se in verità me ne sento molti di meno!
Qual è il tuo piatto preferito (da mangiare)? Sicuramente i Pisarei e faso, tipico piatto della cucina piacentina, un piatto abbastanza invernale, ma che io amo in ogni stagione!
Ti piace di più preparare antipasti, primi, secondi o dessert? Perché? Sicuramente amo cucinare di più gli antipasti (finger food e appetizer in particolare) e i dolci. Mi piace preparare dolci che stupiscano, amo leggere negli occhi delle persone lo stupore.
Qual è il tuo piatto preferito (da preparare)? Diciamo che non c’è un piatto in particolare, mi piace cucinare per gli amici, in ogni stagione: amo le cene a base di polenta e cinghiale invernali, mi piacciono le grigliate nelle calde sere d’estate accompagnate da buona birra e buona compagnia. Fin da piccola sono stata abituata ad una casa piena di amici, da noi si faceva sempre festa, gli amici erano i benvenuti sempre e comunque e per loro mia madre improvvisava con quel che aveva cene da leccarsi i baffi!
Com’è nata la ricetta della #VRE1? La ricetta per la Vre1 è nata un po’ per caso, come mi capita spesso. Mi era stata chiesta una ricetta originale, con il riso ma che non avessero già pensato gli altri partecipanti (sono stata ripescata perchè una collega si era ammalata, dunque tutti avevano già scelto la ricetta). Pensa e ripensa, non mi veniva in mente niente di particolare… poi ad un tratto mi si è accesa la lampadina, non so nemmeno da dove è venuta l’idea ma mi sono svegliata di notte e ho detto con mio marito “la tempura nera”! Lui mi ha guardata e si è girato dall’altra parte: è abituato a convivere con una un po’ matta! Alla mattina ho messo a punto la ricetta e l’ho provata per una cena tra amici, risultato sorprendentemente buono e di un effetto cromatico veramente speciale.
Ingredienti
2 cucchiai di farina 00; 2 cucchiai di farina di riso Venere Gli Aironi ; 2 cucchiai di semola di grano duro; acqua frizzante freddissima; 3 cubetti di ghiaccio olio di semi di arachide per friggere ; verdure di stagione; pesce e frutta (asparagi, carciofi, zucchine con i loro fiori, carote, cipollotti freschi), mele, gamberetti e alici; sale maldon q.b.
Preparazione
In una ciotola miscelate le tre farine e aggiungete acqua fino a che non diventa una pastella simile alla consistenza dello yogurt (non quello compatto, ovviamente); sciogliete bene i grumi mescolando energicamente e quando è pronta aggiungete i cubetti di ghiaccio. Nel frattempo avrete messo a scaldare l’olio (il fritto per essere buono e asciutto necessita di una buona quantità di olio, non siate tirchi! Non è vero che se c’è tanto olio ne assorbiranno di più, funziona esattamente al contrario! Per intenderci almeno 3 dita di olio) in una capace padella, quando sarà caldo intingete i fiori nella pastella e scolatela un pochino; immergeteli nell’olio fino a coloritura (io li preferisco un po’ chiari, ma lì si tratta di gusti): lo shock termico che avviene tra la pastella ghiacciata e l’olio bollente farà rimanere croccante il vostro fritto! Salate solo alla fine, un attimo prima di servire con Sale Maldon o fiocchi di sale.
(Le foto sono di Silvia Pastore)