Menopausa chirurgica uguale calo del desiderio? Non sempre…
In Italia circa un milione di donne è in menopausa chirurgica, una condizione che prevede l’asportazione delle ovaie (in caso di asportazione dell’utero si parla di isterectomia) e 8 donne su 10 registrano un sensibile calo della libido. Ma perché il calo della libido viene associato alla menopausa chirurgica? Proviamo a capirlo assieme.
Quando una donna subisce un intervento di asportazione delle ovaie, manifesta immediatamente un sensibile calo ormonale. Più precisamente i livelli di testosterone diminuiscono, anche del 50%, causando una serie di sintomi negativi tra cui proprio la mancanza di desiderio sessuale.
Cosa ci dicono i dati statistici
All’ultimo Congresso Mondiale della Società Internazionale di Ginecologia Endocrinologica (Isge), è stato ampiamente affrontato il tema della menopausa chirurgica in relazione al calo della libido femminile. Dai dati è emerso che l’intervento causa non solo disagi come vampate di calore, sbalzi di umore, secchezza vaginale e mancanza di desiderio ma interferisce sensibilmente anche sulla relazione con il proprio partner. Ciò che più preoccupa però è che più del 60% delle donne ignora che il calo del desiderio sia attribuibile alla menopausa calo della libido attraverso rimedi naturali e non.
I flop delle case farmaceutiche
È un dato di fatto: una volta saputo che il calo del desiderio dipende dalla carenza di testosterone, 7 donne su 10 dichiarano di essere disposte ad assumere un farmaco per risolvere il problema. Ma è sempre necessario ricorrere ai trattamenti farmacologici, spesso troppo invasivi, per migliorare la propria vita sessuale? Tra l’altro, da oltre 10 anni diverse case farmaceutiche sono molto attive nel tentativo di studiare e sviluppare (o adattare) molecole e principi attivi che possano agevolare la sessualità femminile. Il tutto con pessimi risultati. Fino a qualche tempo fa era commercializzato Intrinsa, un cerotto transdermico di forma ovale lanciato dalla Procter & Gamble, che lo ha poi ritirato vista la scarsa incidenza commerciale del trattamento. Ci ha poi provato la Pfizer con il leggendario “Viagra rosa”, una pillola di cui tanto si è detto ma che non è stata neppure commercializzata, visto che la FDA (Food and Drug Administration) non ha concesso la necessaria autorizzazione.
Come superare la mancanza di desiderio a seguito di un intervento
Ad oggi la disciplina fitoterapica offre tante valide alternative per favorire la sessualità attraverso un processo graduale, naturale e soprattutto privo delle controindicazioni e degli effetti collaterali tipici dei farmaci. Tra i diversi prodotti di natura erboristica, HerSolution è la scelta di tantissime donne. Ben noto in Europa e largamente usato in Inghilterra, questo integratore sessuale è diventato in poco tempo un vero e proprio alleato delle donne. Grazie ad una miscela di piante ed erbe officinali, questo prodotto in pillole aiuta le donne a correggere alcune disfunzioni o disagi tipici della sfera sessuale migliorando la lubrificazione e favorendo la produzione di testosterone, indispensabile per incrementare il desiderio. Per chi desidera maggiori informazioni su come agisce Hersolution, è possibile visitare visita la pagina dedicata cliccando qui.
Grazie per l’’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!