screenshot catturato dal sito della morrisoncon decisamente un nuovo
modo di intendere le comic conventions
Forse Mark Millar ha un po' esagerato quando ha detto che, grazie alla sua etichetta (la Millarworld), nel 2012 le Big Two sarebbero diventate le Big Three (ve ne ho parlato QUI) ma sono più che certo che, al di là dei toni propagandistici, l'autore scozzese abbia centrato uno dei punti nodali che caratterizzeranno l'anno appena iniziato: il ritorno sotto i riflettori dei grandi nomi del fumetto, un ritorno al centro della scena che avverrà con tutta probabilità al di fuori delle major, con progetti indipendenti e creator owned. Se Millar si è preso uno (o più?) anni sabbatici dalla Marvel e se Brian Hitch ha deciso di lasciare la casa delle idee per produrre alla Image la sua nuova serie, Grant Morrison ha deciso di dare vita a un festival del fumetto a lui intitolato. Nell'autunno del 2012 , infatti, una nuova e ancora misteriosa convention farà il suo esordio nel variopinto mondo delle nuvole parlanti, la MorrisonCon. La convention, naturalmente, avrà come ospite e protagonista assoluto Grant Morrison che a sua volta ospiterà nove autori, il cui nome è ancora stretto da riserbo assoluto; di più, al momento, non si sa ma è possibile supporre che con la Morrisoncon si terrà a battesimo il lancio di Multiversity, maxiserie alla quale l'autore britannico sta lavorando da più di un anno e che dovrebbe essere caratterizzata anche dall'avere un disegnatore diverso per ogni numero (che siano nove?).
Alla Image, invece, i festeggiamenti per il ventesimo anniversario passano attraverso il lancio di tutta una serie di progetti caratterizzati proprio dalla qualità degli autori (spesso sceneggiatori) coinvolti. Eric Stephenson, il presidente della casa editrice fondata negli anni '90 da Todd McFarlane, Erik Larsen, Marc Silvestri e soci, ne aveva parlato sul suo blog (ed io ve ne avevo dato notizia QUI) adesso però cominciano a essere diffusi i primi teasers, al cui centro, guarda un po', non ci sono annunci di morti eccellenti o di colpi di scena più che scontati, ma gli autori. Ecco un esempio:
a
"Creare una storia significa ottenere esattamente ciò che desideri essa rappresenti, averla disponibile, alcuni mesi dopo la sua creazione, stampata e in giro per il mondo... è il bello del fumetto."Ed Brubaker