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Con la Sola Ingiunzione delle Mani

Creato il 11 giugno 2011 da Obyinlondon

Con la Sola Ingiunzione delle ManiCercheró di riassumere brevemente le vicende dietro l’ultimo scandalo britannico: il “superinjunction” (ossia: come anche in Inghilterra non tutto funziona come dovrebbe).

Un “injunction” é un divieto posto ufficialmente (ed a chiunque) dal riportare alcune informazioni pubblicamente: un’arma che in Italia sarebbe il ballo delle debuttanti dell’intera casta politica, in Inghilterra invece era nata con il nobile scopo di proteggere le vite di persone coinvolte in alcuni casi giudiziari piuttosto sensibili (ad esempio persone sotto processo per molestie a bambini e quindi a rischio linciaggio pubblico).

Nel corso degli anni, peró, l’injunction é cambiata. In particolare, é stata lentamente “allargata” – specialmente dopo gli anni 90 a seguito della creazione delle varie leggi per tutelare la privacy dei cittadini – e fatta diventare uno strumento accessibile da parte di qualunque cittadino, anche senza la presenza di alcun processo di mezzo. Ora chiedere un injunction significa chiedere che notizie non illegali ma sopratutto non di rilevanza pubblica siano vietate dalla pubblicazione su giornali, o anche soltanto proibite alla menzione pubblica.  Posso chiedere un injunction se qualcuno mi sta ricattando per qualcosa di non illegale ma imbarazzante. Ad esempio se sono un direttore della banca generale, me la faccio con un trans, ed una sera vengo fotografato da quello che credo essere un giornalista, posso chiedere alla corte di rilasciare un’ingiunzione che mi protegga e vieti a chiunque dal rivelare che sto frequentando questa persona, in quanto temo che la notizia venga utilizzata per intaccare la mia immagine. Normalmente l’injunction copre soltanto una delle persone coinvolte, o l’atto; in alcuni casi peró il giudice decide che tutte le persone coinvolte, l’atto stesso e persino l’esistenza stessa dell’injunction, non debbano essere menzionati.. in questi casi si parla di super-injunction e chiaramente nessuno viene a sapere niente.

Facciamo fast-forward e finiamo nel 2011, dove un certo calciatore del Manchester United di cui non posso fare il nome (giusto per cambiare argomento, lo sapete che Ryan Giggs é il piú decorato giocatore di calcio d’Inghilterra? Ha vinto ben 12 medaglie della Premier League!) ed una certa concorrente del Grande Fratello di cui non vi posso fare il nome (Imogen Thomas, ops l’ho detto) avrebbero avuto una relazione extraconiugale durata sette mesi; a quanto pare la ex-concorrente del Grande Fratello avrebbe telefonato al famoso calciatore (di cui non vi ho fatto il nome) per comunicargli i suoi timori che i giornali fossero venuti a conoscenza della loro relazione, e che a breve sarebbero finiti sulle prime pagine dei tabloid scandalistici. La reazione del calciatore é stata quella di chiedere ed ottenere un’injunction per vietare la menzione del suo nome (dunque soltanto quello del calciatore).

Ora, voi immaginatevi che cosa potrebbe succedere in Italia se i giornali sbattessero in prima pagina per una settimana che una ex-concorrente del Grande Fratello se l’é fatta per sette mesi con un famoso calciatore sposato che ha vietato la pubblicazione del suo nome. Come se i lettori chiudessero la pagina dicendo: “Ah, beh, pazienza, tanto non mi interessa sapere chi sia il calciatore..”.
Ovviamente tutti i gossippari d’Inghilterra ne hanno sparlato a tutto spiano, virtualmente accoppiando la Imogen de noantri ad ogni essere umano vivo o morto con un pallone ai piedi (io mi immagino la gioia di lei). La vicenda ha peró toccato anche il giornalismo “serio” quando, dopo qualche giorno di hot-fuss, un utente Twitter di cui non vi posso fare il nome (perché proprio non si sa chi sia; ma vi posso dare il link al twit) ha twittato che “Ryan Giggs ha avuto una relazione della durata di sette mesi con Imogen Thomas“. Una cosa che sarebbe forse anche finita nel mare dei twit dimenticati, se non fosse che un particolarmente sveglio Giggs ha fatto immediatamente causa a Twitter per la sua rimozione. Ovviamente i giornali, non potendo riportare il suo nome, non hanno dovuto fare altro che dire che “il calciatore coperto da injunction per una relazione extraconiugale ha chiesto la rimozione di un twit che lo nominava”. Nel giro di 24 ore il mondo intero era conoscenza della rava e della fava, persino durante le partite del Manchester United i tifosi della squadra avversaria si presentavano con striscioni delle dimensioni di un edificio con frasi sulla cornutaggine della moglie di Giggs; ma i giornali non ne potevano parlare, in quanto illegale. Si é venuta a creare una situazione evidentemente nuova, decisamente goffa, per i giornali inglesi. La beffa suprema é avvenuta quando, sempre a seguito del twit, il Sunday Herald – giornale scozzese (quindi non affetto dalle injunction inglesi) – ha pubblicato in prima pagina la foto di Giggs con una piccola striscia sugli occhi che recitava “censura”.
I giornali d’informazione come il Guardian, L’Independent, persino la BBC si sono ritrovati a pubblicare titoli astrusi come “Lo scozzese Sunday Herald pubblica il nome del calciatore accusato di essere collegato all’ingiunzione sulla privacy da un utente del social media network Twitter“. (Titolo piú adatto sarebbe stato “Internet batte giornalismo 1-0″).

Insomma, é evidente che nel 2011, nell’era dei social media, dei cellulari perennemente collegati alla rete, dell’inevitabile globalizzazione che ne consegue, la privacy sia diventata piú un’idea che un diritto e c’é sempre una discussione attiva tra chi sostiene che “chi non ha segreti non ha niente da nascondere” e chi “voglio che i miei fatti privati restino privati”.
Per finire la vicenda dell’injunction, e porre fine alla miseria dei giornali inglesi, é venuto in salvo un onorevole dei Liberal Democratici, John Hemmings, che durante una discussione parlamentare ha fatto il nome di Giggs, di fatto permettendo ai giornali inglesi di scrivere “il calciatore sposato menzionato su Twitter per avere avuto una relazione extraconiugale con Imogen Thomas é stato identificato dal parlamentare John Hemmings come Ryan Giggs” – eh, che fatica! Questo é stato possibile perché i parlamentari britannici non sono penalmente perseguibili per dichiarare il contenuto di un’injunction, ed essendo le discussioni parlamentari pubbliche, i giornali hanno soltanto dovuto riportare la frase in questione (tra le altre cose non c’é neanche la certezza che Hemmings abbia nominato Giggs di proposito: alcuni sostengono che subito dopo il nome abbia aggiunto “doh!”).

Insomma, tutto questo per dire che:

1 – Anche nel Regno Unito (in questo caso in Inghilterra) ci sono dei problemi tra informazione, privacy, e giornalismo.
2 – Il sistema dell’injunction dovrá decisamente venire ridiscusso e riformato
3 – Piú si tenta di nascondere una notizia e piú questa viene chiacchierata
4 – Temo che anche la moglie di Giggs abbia scoperto l’accaduto


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