-Spegni ‘sta sigaretta, detesto l’odore del tabacco in camera da letto, lo sai bene.- Da quando hai il sonno così delicato?- Delicato…ma che parole usi? Il sonno può essere profondo, disturbato, rigenerante, leggero, ma proprio delicato mi pare un termine non appropriato.-Ti metti a sottilizzare adesso? E da quando noi a letto usiamo termini appropriati? Vuoi che non fumi.. e va bene non fumerò, ma ti prego non mi salire in cattedra…per quanto…-Per quanto cosa?-Per quanto mi piacerebbe guardarti le gambe dal basso del mio banco…Io farei il tuo scolaretto, sì il tuo scolaretto porcellino…-E levami queste mani di dosso…ho sonno
-Dai, saresti così seducente con la tua minigonna da supplente giovane- Né giovane né vecchia né supplente, io sono un’impiegata del comune. Che ha sonno. E finiscila con questo delirio.-Ma ti prego, non puoi demolire così le mie fantasie. Se fai così quante probabilità ci restano di recuperare una vita sessuale serena?- La mia vita sessuale è serena da quando ho cominciato a pensare di non viverla con te. Anzi di non viverla proprio.- Ma che stai dicendo? Questa è bella.-Sì, mi sono stancata di far finta che vada tutto bene. Hai ricoperto la mia vita di parole inutili e non appropriate, sì, non appropriate, come sei non appropriato tu per me. Io da oggi sono una donna in fuga, mi sono scocciata di questa routine, delle tue sigarette, dei tuoi discorsi persi, d’immaginare per forza il domani con te. Basta. Ho ricoperto i miei sogni di polvere. Io volevo fare la ballerina…La cosa più eccitante che mi è successa con te è stata curarti le bolle dell’orticaria… La mia vita con te è morte. Ma non siamo fatti per essere stanziali della noia, voglio seguire l’onda del mio destino, farmi travolgere dalla passione, senza rete, senza garanzia…voglio diventare una nomade dei sentimenti, una precaria dell’amore…- Va bene, va bene. Mi hai convinto. L’ho spenta. D’accordo? E ora fai silenzio che ho sonno io e domani è una giornata difficile.
- Grazie, cucciolotto. Buonanotte.Marisa Vinci