E allora ci risiamo: a pochi mesi dall’ultima ricerca pubblicata ci ritroviamo a parlare di nuovo dell’efficacia delle e-cig come rimedio al vizio del fumo. Come abbiamo detto più e più volte fare ricerca scientifica è anche questo, è sperimentare, analizzare, creare ipotesi, trarre conclusioni, e soprattutto, confutare altre tesi con l’evidenza di nuovi risultati. Adesso, nonostante quanto detto in passato, una nuova ricerca condotta dall’University College di Londra sembra rivalutare il ruolo delle sigarette elettroniche come strumento per smettere di fumare affermando che le e-cig funzionano davvero, così come dimostrano le risposte ottenute sul campo.
La ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Addiction e condotta su un campione di oltre 5000 fumatori ha dimostrato come, in cinque anni di osservazione, con l’utilizzo delle sigarette elettroniche aumentano del 60% le possibilità di smettere di fumare, una percentuale più elevata rispetto a chi utilizza cerotti o gomme alla nicotina. Il dato della ricerca è incoraggiante anche se i ricercatori inglesi cercano di frenare gli entusiasmi. Le e-cig, confermano gli scienziati, risultano essenziali nel primo passaggio sigaretta tradizionale/sigaretta elettronica, che può, o non può, definire, successivamente, l’ulteriore passo verso la totale disintossicazione dal vizio del fumo. Quello che è certo, è che il ruolo principale viene giocato sempre dalla volontà del fumatore di voler smettere e che le sigarette elettroniche, sebbene rappresentano più che un valido aiuto, non possono, da sole, imporsi sulla motivazione personale.
- Ricerca di: University College di Londra
- Pubblicata su: Addiction
- Conclusione: Le sigarette elettroniche aumentano del 60% le possibilità di smettere con di fumare