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Con le sue scarpine Chicco Fab fotografa i grandi….Tra lui e lei

Creato il 09 dicembre 2010 da Bussola
Sono le 12.30 del giorno dell’Immacolata quando Fab riceve una telefonata poco prima di metterci a pranzo. E’ Fabio il suo insegnante di fotografia che gli propone di andare a fotografare uno spettacolo al Teatro delle Muse. L’offerta lo manda in visibilio ma dice no, perché c’è il compleanno del suo amico, ha già un impegno per la sera.
Riattacca, ma si mangia le mani.
Mangiamo un po’ in silenzio, un po’ nervosi. Ci pensa, ci ripensa, e arso dai sensi di colpa mi dice
- Ma se ci andassimo? –
Sarebbe la seconda volta che ha la possibilità di fotografare in un teatro vero, uno spettacolo vero, con attori veri.
Non sa chi sia la compagnia, ma comunque il Teatro delle Muse, promette bene.
Alla fine decide di accettare. In fondo non può lasciare solo il suo insegnante, si giustifica con me e con se stesso.
Arriviamo alle 19.00 e davanti all’entrata del teatro scopriamo dalla locandina che stiamo per andare a fotografare “Tra lui e Lei”, una commedia scritta e diretta da Geppi di Stasio con Geppi di Stasio, Manila Nazzaro, Roberta Sanzò e Mario Zamma.
Gli attori ancora non ci sono, abbiamo il tempo di scappare un attimo a fare uno spuntino.
Quando rientriamo troviamo al cast al completo che sta facendo le prove per i saluti finali.
Chi lo avrebbe mai detto anche i saluti hanno bisogno di prove. In un momento di pausa il regista dice al tecnico delle luci che il prossimo spettacolo sarà portato in scena da quattro donne. Il ragazzo risponde un entusiasta – Uaaneeemaaaaa –e Fab mi guarda con la fierezza partenopea nello scoprire di giocare in casa.
Mentre Fab con il suo insegnante preparano gli obiettivi, io affondo nelle poltrone rosse e osservo la ex Miss Italia. E’ in jeans e scarpe da ginnastica, che prova i saluti con gli altri colleghi.
- Bellina….. – penso
Con un ghigno di perfidia femminile.
L’altra attrice è castana, ha gli occhi che ricordano Sofia Loren…. Si bellina anche lei…. Bellina….
Gli attori si ritirano per cambiarsi, nel giro di venti minuti sono pronti. Il sipario si chiude, si riapre e lo spettacolo inizia.
In quel teatro hanno tutti una funzione, un ruolo da svolgere tranne io. Me lo trovo da sola: faccio la porta obiettivi di Fab, nonché unica spettatrice. Due ruoli che richiedono grande impegno! :-)
Entrano prima gli attori in scena, poi le attrici e io strabuzzo gli occhi e mi rotola a terra la mascella…. Le attrici sono ora due pezze di fighe da paura!!! Due schianti de femmene, per dirla alla napoletana!
Rosico, ma in silenzio.
Mi do un contegno. Soffro ma non lo do a vedere.
Lo spettacolo è divertente, scorre e ne rimango subito catturata. Ogni tanto controllo i miei due fotografici e il loro gioco delle parti.
Noto che l’insegnante fotografa prevalentemente gli attori uomini e Fab le donne. In uno dei tanti moti tarantolati di Fab in cerca dello scatto, della posizione giusta lo afferro per l’angolo della maglietta e gli chiedo
- Ma perché tu, con sti obiettivi stai sempre a puntare le donne? –
Fab alza una spalla e dice noncurante
- Me lo ha detto Fabio –
Seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Lo spettacolo scorre. I vestiti delle attrici diventano anche un po’ succinti in alcune scene, tanto succinti che alla ex miss Italia in una scena le fa capoccetta dalla sottanina un capezzolo.
Se ne accorge lei, che in un sorriso imbarazzato si nasconde e dice – Oddio –
Sia Fab che Fabio si guardano tra loro delusi. Entrambi si sono persi la scena, erano troppo impegnati a guardare altro.
E io godooooooooooooooooo.
Lo spettacolo continua e poi finisce. Riprovano i saluti e io unica spettatrice indiscussa batto le mani. Mi sono piaciuti davvero tutti…. Gli uomini perché già lo si sapeva e le donne perché hanno dimostrato che le donne belle possono essere anche brave, e molto brave.
Ci fermiami un attimo per gli ultimi accordi e ci chiedono
- Secondo voi come siamo andati? Vi è piaciuto?–
A dimostrazione che anche un professionista quando è il momento di salire in scena ha l’ansia e la modestia di un principiante.
Non posso allegare le foto, perché non abbiamo chiesto la liberatoria. Sorry.

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