Con occhi lucidi e cuore stanco

Creato il 09 dicembre 2013 da Laviadellavita

I tremori delle gambe, la debolezza nelle braccia e con una voce sottile quasi da bimba, la mia nonna accasciata nell’angolo di un letto mi chiama e mi parla: in poche parole flash back della sua vita, il suo amore, la sua famiglia, la devozione e la riconoscenza a san Giovanni Bosco.. tanti racconti sistemati in un discorso  confuso ed io con il dolore nel petto le prendo la mano, la tranquillizzo le racconto storielle divertenti.

Abbiamo iniziato un cammino io e la mia nonna … un cammino verso la via della vita.
La mia famiglia lavora in maniera sinergica, ognuno ha il suo carico di responsabilità chi più e chi meno e cerchiamo difficoltosamente di superare gli attriti.

Al momento il mio pensiero va a chi anziano e solo si ritrova nelle medesime condizioni di salute della mia nonna, disorientato e sofferente e mi domando: esistono reali reti supportive per queste persone?

Noi siamo una famiglia molto organizzata e preparata, ma molte altre non hanno questa fortuna: senza guida si ritrovano a dover far fronte alla malattia in totale ignoranza senza averne colpa.

Il contesto sociale, segnato dalla crisi, non è in grado di dare risposte ed è così che si vive nell’abbandono tormentati da un dolore fisico e morale.

Poco più di un mese fa mi laureavo portando come tema della mia tesi l’assistenza degli anziani in Piemonte: in questo momento vivo in prima persona tutto il disagio dei familiari intervistati che si sono barcamenati in una giungla di servizi tra lo stress dell’assistere fisicamente e psicologicamente il proprio genitore e i contorti iter burocratici per accedere ai servizi.

Si avvicina il nostro Natale che vivremo con spirito cristiano: con carità accoglieremo le difficoltà e accompagneremo amorevolmente la persona cara nella malattia.

Sarà la testimonianza di un Natale Controrivoluzionario vissuto con profondità nella fede e nella preghiera in contrapposizione al Natale del consumismo e della Superficialità.

Vorrei poter offrire un dono di speranza nel dolore attraverso la mia breve testimonianza personale e che allo stesso tempo evidenzia problemi comuni di cui si stenta a parlare.

Con occhi lucidi e cuore stanco a voi tutti auguro un Natale di Speranza!

Angelica Folco Educatrice professionale.


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