Magazine Palcoscenico

Con Rimbamband Show la Rimbamband al Manzoni di Milano

Creato il 25 marzo 2015 da Luana Savastano @VistaSulPalco
Rimbamband show_foto di Fabio Ricci_008

Foto Fabio Ricci

Con Rimbamband Show la Rimbamband al Manzoni di Milano -

La Rimbamband sarà per la prima volta al Teatro Manzoni di Milano con il travolgente Rimbamband Show il 30 e 31 marzo 2015.

Cinque musicisti, un po’ suonati ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano, giocano.

E così il reale si fa surreale, l’impossibile diventa possibile, il possibile improbabile, in uno spettacolo che, grazie alla musica, viaggia anche al di là in una dimensione nuova, inesplorata, dove la musica stessa si dilata: si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà.

Durante il viaggio si incontrano tanti maestri, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano (e ci sorprenderemo nel trovarli quanto mai simili a Mozart e Rossini), si scoprono con piacere i suoni della danza, ma soprattutto si vive l’incanto di ritrovare il proprio fanciullo perduto.

Rimbamband Show prosegue idealmente il cammino iniziato nel primo spettacolo Il Sol ci ha dato alla testa [Scopri qui lo spettacolo]: una sorta di secondo tempo totalmente scorretto e anticonvenzionale nel quale questi cinque geniali e autoironici clown, nonché impeccabili suonatori, divertiranno senza tregua il pubblico con le loro esilaranti gag musicali.

Rimbamband show_foto di Fabio Ricci_004

Foto Fabio Ricci

Quando mi chiedono cos’é la Rimbamband sono sempre un po’ in difficoltà, credetemi! È davvero difficile dare un’etichetta a uno spettacolo che ti frulla in testa durante le notti insonni quando, in realtà, non vorresti far altro che dormire, porca miseria! Nonostante tutto, ci ho provato più volte e alla domanda “cos’è la Rimba?” o “cosa fate con la Rimba?”, in passato, ho risposto in svariati modi:

“La Rimbamband usa il linguaggio della musica a supporto di un contenuto comico”; poi “È la musica che si dilata e che ti fa guardare, oltre che ascoltare”; e ancora: “La Rimbamband racconta la musica nel suo aspetto più folle e surreale”. Tutto vero e condivisibile, ok! Mancava qualcosa! Mi rendevo conto che davanti a queste definizioni la gente rimaneva sempre un po’ interdetta e con stampata in volto la tipica espressione da “non ci ho capito una mazza!”
Già, poi ho capito… mancava un’anima… l’anima cacchio! Ecco cosa mancava… eh sì, l’anima… Quella che di giorno non riesce a far sentire la sua voce perché messa a tacere da tutto ciò che è normale, ma che di notte si ribella e timidamente comincia a cantare, impedendoti di dormire.
Canta lo swing quell’anima, perché è swing, quell’anima. Poi incalza, vince la timidezza e balla, balla il tip tap, quell’anima; ed è fuori di testa perché è un’anima e la testa non ce l’ha! Ha semplicemente una gran voglia di giocare! Gio-ca-re!
Giocare alla vita e raccontarla giocando. Il problema, ed anche la magia, é che non puoi giocare da solo, hai bisogno di amici, quelli giusti, quelli che come te hanno un’anima swing che scalpita perché vuole raccontarsi e gridare al mondo “Io esistooooo!”

Questi amici, questi compagni di gioco, questi straordinari compagni di avventura, io li ho trovati.
Francesco Pagliarulo: anima delicata, fragile e onesta, con il ragtime nelle vene. Vigoroso il suo stride, tenera la sua umanità.
Vittorio Bruno: anima swing come poche, stralunato a volte, osservatore raffinatissimo altre. Affamato di musica e di vita, riesce a far sorridere delicatamente anche le sue toniche… e me… lo amo!
Nicolò Pantaleo: anima talentuosa, gentile, matematica, quadrata. Ragionevolmente irrazionale: vulcano!
E poi Renato Ciardo: anima eclettica e musicale dalle infinite corde. Prezioso come l’acqua!

Questa è la Rimbamband: cinque anime incantate innamorate della vita. Cinque bambini scalmanati con una gran voglia di giocare. Nel cortile della loro esistenza, il pallone non c’è, no… Ci sono, però, un pianoforte, un contrabbasso, un sassofono, un rullante e un megafono. Ed ecco come lo sguardo incantato del fanciullo, riesce a vedere ciò che un adulto non avrebbe mai visto e cioè che un contrabbasso, a guardarlo bene, un po’ assomiglia ad un cavallo o ad una campana e che un piatto di batteria può diventare un vecchio vinile, o il volante di una macchina o chissà quante altre cose… Fantasia fanciullesca e voglia di giocare: è ciò che manca agli adulti!

…”Se fossi riuscita a vedere il cane solo come un cane e il gatto solo come un gatto, forse la cosa sarebbe stata molto più semplice. Se ai miei occhi le strade fossero state strade, il cielo un cielo, gli alberi degli alberi, la bistecca una fettina di mucca morta… se quando avessi rotto il mio piatto preferito fossi stata capace di pensare che bastava ricomprarlo… tutto sarebbe stato molto più semplice… così, però, il mondo avrebbe perso i suoi aspetti misteriosi ed interessanti e io non avrei più potuto godere della gioia dell’osservazione, dell’emozione per le scoperte inattese, del piacere del lavoro, della consapevolezza di essere viva”. Banana Yoshimoto

Raffaello Tullo

I Rimbamband: biografia

Insieme dal 2006, da bravi pestiferi e loschi figuri mixano tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo. Musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante e servito con energia travolgente.

C’è Raffaello Tullo: ha la capa pelata, balla il tip tap, suona, canta. Chiamatelo capobanda.
Poi c’è Renato Ciardo: suona una strana batteria, ha una testa enorme, uno spiccato accento barese e una storia d’amore segreta (mica tanto) con Tony Dallara.
E che dire di Vittorio Bruno? Suona il contrabbasso ma non ha ancora ben capito chi è e da dove viene. Anima swing come poche, stralunato a volte, osservatore raffinatissimo altre.
C’è anche un sassofonista: pensate che è ancora convinto di suonare nella banda di Capurso. È Nicolò Pantaleo, anima talentuosa, gentile, matematica, quadrata.
E poi c’è “il rosso”, Francesco Pagliarulo: anima delicata, fragile e onesta, con il ragtime nelle vene. Il pianista virtuoso, “cocco” del capo.

La Rimbamband, oltre alla sua attività dal vivo che l’ha portata in tutta Italia, ha partecipato negli anni a molte trasmissioni televisive e radiofoniche. Tra le altre ricordiamo: la recente partecipazione come resident band di GIASS il programma di Luca e Paolo con la regia di Antonio Ricci da marzo 2014 (5 puntate in prima serata su Canale 5), il Maurizio Costanzo Show, Stella con Maurizio Costanzo (SKY vivo); 610 (Sei uno zero) con Lillo & Greg (Radio 2); Barbareschi Sciock (La 7) – in veste di band residente per 12 puntate; Zelig Off (Italia 1); Italia coast2coast (Rai 2).

Rimbamband in Rimbamband Show

Testo: Raffaello Tullo
Produzione: Rimbamband

Interpreti
Raffaello Tullo, voce, percussioni
Renato Ciardo, batteria
Vittorio Bruno, contrabbasso
Nicolò Pantaleo, sax, bombardino, tromba
Francesco Pagliarulo, pianoforte

Regia: Raffaello Tullo

Musiche: Autori Vari
Costumi: Rimbamband, Lucrezia Tritone, Tina Manicone

Sito Ufficiale: www.rimbamband.itpausa.rimbamband.it
Pagina Facebook: www.facebook.com/Rimbamband
Canale You Tube: www.youtube.com/Rimbamband

Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 – 20121 Milano
Tel: 02.763.69.01
Mail: info@teatromanzoni.it
Sito web: www.teatromanzoni.it


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :