E dunque l'ho acquistato e anche letto e non so se George Saunders sia davvero l'erede di cotanti scrittori, non so e non posso giudicare. Però che iniezioni di buona letteratura che sono le sue pagine. Stravaganza e talento che in Europa avrebbero spinto qualche suo collega a guardarsi compiaciuto l'ombelico. E che qui, invece, regalano uno sguardo obliquo e impietoso sul mondo. Il nostro mondo, o forse il mondo che verrà, giusto dietro l'angolo.
Roba da vertigine. Come nel primo racconto, quello del dipendente di un parco a tema costretto a fare il cavernicolo sotto gli sguardi dei (rari) visitatori. Il mondo al tempo di Disneyland.
Leggere per credere. Roba da vertigine, davvero. Leggere e non precipitare. Fosse solo per qualche piccolo grande gesto di umanità - magari per un singulto di gentilezza. Solo questo, per aggrapparsi e non cadere nel vuoto.