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con te, momenti, belli

Da Apolide

con te, momenti, belli

 

Tu sei un’anima ferita
da trascorsi di vita laceranti
che ti si leggono negli occhi
che sono incisi in fondo al petto
che dolcemente
saprò guardare
saprò lenire

Appari come donna di quadri
donna di stoffa lieve,
donna dai tristi pensieri
che non riesce a trovare
pace e riposo,
ti ho rispettato
e tu mi hai rispettato
creando tacita alleanza

Potresti essere
levriera della strada
noi ci siamo fiutati
come due randagi,
le piaghe dello spirito
vedevamo l’un l’altra
ma non era tempo,
il mio cuore aveva un’inquilina
il mio cuore si illudeva
di aver trovato finalmente pace

In fondo sei maestra d’arte
nel sedurre ammiccante
tu forse, ancora non lo sai
che ti ho negli occhi
tra sigarette nascoste nel portone
ma la mia anima sanguina ancora…

Quindi si deve attendere
ci si deve studiare circospetti
bisogna muovere dei passi
prudenti, per non soffrire
né te, né io
per non farci del male,
ma sappi che ti guardo
e che, silenzioso attendo
con te, momenti belli

 


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