Cresciuta negli anni ’80 a pane e fantascienza, ricordo di aver divorato a quell’epoca innumerevoli film e cartoni animati. Rimanevo impaurita davanti a Godzilla, mi inquietavo con “Atmosfera Zero” e con “Spazio 1999” e riflettevo sul posto dell’umanita’ nell’universo con “Star Trek” e cartoni animati giapponesi come “Conan il ragazzo del futuro“, una serie creata negli anni ’70 dal bravo Miyazaki e ispirata al libro per ragazzi di Alexander Key: “The Incredible Tide” edito appunto nel 1970.
Ve lo ricordate?
Premessa:
La storia è ambientata nel 2028 in uno scenario postbellico. Nel luglio del 2008, durante la terza guerra mondiale, le esplosioni di bombe magnetiche molto più potenti di qualsiasi arma atomica conosciuta distrussero in poche ore metà della superficie terrestre. La stessa crosta terrestre ne risentì e l’asse di rotazione del mondo fu spostato. La conseguenza di questi sconvolgimenti fu la frattura dei continenti che in gran parte si inabissarono sotto gli oceani.Conan è un ragazzo nato dopo la catastrofe, unico bambino nato da due componenti del gruppo di astronauti che cercarono inutilmente scampo fuori dall’orbita terrestre e precipitarono dopo il cataclisma su un’isola deserta; essa era l’unico affioramento di quella che un tempo era una grande città, e che ribattezzarono “Isola Perduta”.
Questa la trama ben raccontata dal blogger “La Torre di Tanabrus“;
L’umanità è sopravvissuta a stento, su poche robuste navi o in luoghi inaccessibili, e poco a poco sono tornate a fiorire piccole città. Le città vere, quelle del passato, riposano sul fondo del mare, distrutte. Le città nuove si trovano su quelle che un tempo erano alture, e che ora sono piccole isole. Villaggi, con la gente che cerca di vivere di ciò che la natura offre. E poi c’è Indastria, la grande città che ha resistito al cataclisma apocalittico. La città guidata dagli scenziati che avevano costruito la grandiosa torre che la domina tuttora, una torre in grado di sfruttare l’energia solare!
Una città dotata di uno spietato esercito, che schiavizza i cittadini comuni in uno squallido gioco di caste. E infine abbiamo Conan, un bambino nato e cresciuto sull’isola perduta, dove vive assieme al nonno. Che in realtà non è davvero suo nonno… è solo l’ultimo superstite di un gruppo di scienziati che avevano cercato rifugio nello spazio, salvo precipitare sulla terra, su questa nuova isoletta dove hanno vissuto in pace fino alla loro morte. Prima di scomparire però hanno fatto in tempo, due di loro, a mettere al mondo un bambino, Conan. E’ un bambino assurdo, dotato di una forza spaventosa, di un’agilità tremenda, di piedi prensili e della capacità di trattenere il respiro per moltisismi minuti. Un superumano, insomma, con tutta l’innocenza di un bravo bambino. La sua storia inizia quando la marea porta all’isola Lana, una bambina in grado di parlare agli uccelli e di comunicare telepaticamente con il nonno. Proprio per questa sua qualità l’esercito di Indastria, guidato dal vice-comandante, la signorina Monsley, prima l’ha rapita dalla sua casa a High Harbor e poi, dopo la sua fuga, è venuto a cercarla sull’isola perduta. Conan non è in grado di salvarla, e nel tentativo di fermare i rapitori il nonno finisce ucciso. Conan partirà così alla ricerca di Indastria, per trovare Lana e riportarla a casa, come promesso al nonno.
E sempre tenendo fede alla promessa fatta al nonno morente, Conan si troverà anche dei buoni amici. Come Jimsey, suo coetaneo selvaggio che caccia per sopravvivere, o come il capitano Dyce. Il capitano è una figura quantomeno ambigua: è stato lui a rapire inizialmente Lana, ma sembra un completo idiota e infatti viene trattato come tale da Indastria. Inconsapevolmente porta Conana da Lana, ma poi passa il tempo un po’ cercando di salvare Lana e un po’ cercando di liberarsi di Conan, quasi ne fosse geloso per l’affetto che gli nutre Lana.
Ci sarebbe da pensar male, non fosse che alla fine si rivela una brava persona e che anche lui, come tutti, punta a un solo obbiettivo: il dottor Rao, nonno di Lana e unica persona rimasta in vita a sapere come attivare le torri per sfruttare l’energia solare. Per questo motivo il perfido Repka, novello dittatore assetato di potere, rapisce Lana e minaccia torture e morti pur di trovare il suo nonno e ottenerne la collaborazione; per questo il capitano Dyce tenta il tutto per tutto rapendo Lana e fuggendo con la sua nave, sperando nell’energia solare in grado di far andare per sempre il suo Barracuda. Invece chi aiuta disinteressatamente i tre bambini, cerca Rao per aiutarlo o per ringraziarlo.
Sono le classi più deboli di Indastria, con la cui Resistenza il dottore aveva stretti rapporti. E sono i cittadini di High Harbor, villaggio fondato dal dottore e prosperato grazie a lui. Talvolta la storia, la straordinarietà di Conan, i tanti personaggi interessanti che compaiono, tutto questo contribuisce a far quasi perdere di vista la denuncia dell’anime. Che comunque, per buona misura, il maestro ripropone anche nel finale, con i vecchi artefici della distruzione del mondo che escono di scena, sorridenti per la comprensione ormai raggiunta e con tanto di morali, e il nuovo mondo fiorisce sotto agli occhi dei bambini di allora e dei loro figli, cui adesso spetterà il dovere di renderlo un mondo migliore.

Un piccolo capolavoro di drammatica contemporaneita’ che mette a nudo tutte le sfaccettature della natura umana;

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