Hanno solo i dischi in circolazione e dell’ultimo è impossibile trovare un video nel popolare YouTube (e che qui c’è di tutto). D’altra parte non c’è da sorprendersi visto che questo gruppo musicale, appartenente alla cosidetta corrente indie pop, e formatosi appena qualche anno fa, si è mosso in un ambiente alieno alla voragine commerciale che domina l’attuale panorama artistico. L’edizione del loro primo disco (in vinile!) venne fatta in modo artigianale. Nonostante tutto i Fanfarlo hanno ottenuto uno spazio (piuttosto ampio) sulla scena musicale internazionale grazie alle loro parole e canzoni dolci e melodiose, che ricordano pezzi classici di gruppi del decennio degli anni settanta, The Beatles compresi. Ma quale musicista contemporaneo non è stato “influenzato” dal gruppo dai quattro di Liverpool? Con un solo disco intitolato “Reservoir”, e questo secondo che adesso promuovono battezzato “Rooms filled with light”, che è quasi inedito, il gruppo, residente a Londra, arriva ad Amsterdam, nella notissima sala Bitterzoet, il 16 maggio. Gli amanti della televisione, anche se non conoscono i Fanfarlo, sicuramente avranno sentito questi ragazzi, visto che hanno partecipato a serie molto popolari come “ Doctor House” o “Grey Anatomy”. I loro lavori si ascoltano anche in uno dei film della saga di vampiri “Crepuscolo”.
Quanto alla sala Bitterzoet di Amsterdam non mi ripeto oltre e rimando il lettore interessato all’articolo pubblicato in questo stesso blog in cui parlo del concerto dei The Daisy Age, evento in programma quattro giorni prima di questo, il 12 maggio. Vi lascio già il link dove vi sono maggiori informazioni di carattere pratico e rimandano al sito online per l’acquisto dei biglietti: http://www.bitterzoet.com/#/agenda/1316.
Se il viaggiatore desidera addentrarsi nella cultura (tanto l’ufficiale come la più underground) di questa bella ( epiteto che non so se stà fuori o dentro il sistema) città olandese, proponiamo alcune idee aggiuntive. Oltre al concerto dei Fanfarlo nella sala Bitterzoet di Amsterdam può inannzi tutto visitare uno dei suoi famosi Coffeeshop, nonostante non sia permesso vendere marijuana ai “non soci” (ho parlato anche di questo e potete chiedermi) o fare un giro per il suo famoso Quartiere Rosso, prima che le restrittive norme divorino anche questi spazi così unici.
Le passeggiate in bicicletta costeggiando i suoi tranquilli canali, squisite strade o ampi spazi verdi sono ancora permesse, quindi è un’opzione molto ragionevole. Il viaggiatore alla ricerca della bellezza dell’arte non può non visitare i migliori musei di Amsterdam: al Rijksmuseum vi sono opere classiche di tutti i tempi, meno che di Van Gogh che ha un suo museo. Se questi sono gli spazi più significativi quanto a produzione artistica gli amanti del lusso, delle pietre preziose e dei gioielli hanno un appuntamento immancabile al Museo del Diamante di Amsterdam, dove il curioso può addentrarsi in quest’affascinante mondo.