Il video che potrete vedere qui sotto, pubblicato su YouTube, ha un commento entusiasta di un ragazzo o una ragazza che scrive in inglese: “Perché avete messo “non mi piace”?” Ci sono due persone a cui non piace la canzone, ma il fan non capisce come non possa piacere un brano così memorabile. È una canzone triste ma bella della veterana Patti Smith dedicata a Amy Winehouse. This is the girl: è questo il titolo che può solo non piacere se ti sbagli a cliccare sul bottone di Youtube. Da una grande a una grande, con il cuore in mano. Peccato che vi possiamo mettere solo questo brano delle splendida Patti Smith. Anche se assieme alla “piccola” Amy non sarebbe male.
Bene… tutto questo per parlare del concerto che terrà Patti Smith, all’interno della promozione del suo ultimo disco Banga, per i suoi fan (disposti a un “like” in ogni dove) nell’Auditorium Parco della Musica di Roma il giorno 20 luglio alle 21. Vi mettiamo qui il link per maggiori informazioni su luogo del concerto e per acquistare i biglietti: http://www.auditorium.com/eventi/5274394
E se gli organizzatori di questo spazio sono orgogliosi di presentare per la seconda volta la Smith, che ha partecipato all’inaugurazione dieci anni or sono, l’artista ricambia con il suo amore per la cultura italiana in questo nuovo lavoro. Artista impegnata in diverse cause, pittrice, cantante, poetessa, intellettuale che chiama alla rivoluzione e alla ribellione contro il conformismo, la Smith poteva trovare solo nell’Italia del Grand Tour la sua fonte di ispirazione. E non ci riferiamo solo a Firenze, culla degli artisti e che può provocare la conosciuta sindrome di Stendhal, o a Roma, luogo di pellegrinaggio di romantici e illuministi che cercavano ispirazione nelle sacre rovine. No. Ci riferiamo all’idea di un’Italia che in diversi punti della sua storia non ha avuto problemi nello sperimentare la libertà e nel saper abbracciare una nuova visione del mondo che metta fine a una situazione di caos e buio.
Impegnata nelle cause umanitarie, come lo sfruttamento del lavoro all’assassinio dell’ambiente, Patti Smith si erge ad artista del suo tempo, nonostante abbia compiuto i suoi sessant’anni per mettere nome e bellezza sia con una canzone, una poesia o una foto, a tutto ciò che succede oggi giorno. È questo che distingue una grande artista, un classico universale, da una mediocre. L’appuntamento romano è pertanto da non perdere.