Magazine Cultura
Sarà per l'attività di biblioterapista che ho intrapreso o per qualche patologia congenita, ma quando trovo un bel libro, mi viene il desiderio irrefrenabile di consigliarlo a delle persone ben precise. È una compulsione che riguarda interessi specifici, magari ricordo le persone dei laboratori che ho tenuto e se ritengo che quel testo potrebbe essere adatto a loro, vorrei comunicarglielo. Ovviamente mi astengo da tutto ciò, e metto nella mia cassetta degli attrezzi il volume in questione, in attesa che possa tornarmi utile. Mi è capitato proprio questo con "Concerto in memoria di un angelo" di Eric Emmanuel Schmitt. I racconti di questo autore difficilmente sono deludenti. E difficilmente sono privi di un messaggio. E di un messaggio, tutti noi, nella nostra quotidianità, abbiamo sempre bisogno, che venga o meno da un biblioterapista compulsivo.
Potrebbero interessarti anche :