Così il tempo ha introdotto un muro invisibile.
Ci fa guardare, ma non ci fa decidere.
Così non si conosce niente
delle correnti che spingono
nel percepire un limite.
I nostri cuori nascondono sensori,
si attivano se il sole, la luna,
le brezze, i suoni dominano la scena.
Si bloccano se il buio, i silenzi
e il sbagliato, incredibilmente intenso
ne fanno da padroni.
E' come se non esistesse più nulla
da mettere in mostra.
Dimentichiamoci degli occhi abbassati
e delle corse con la mano nella mano.
Il tempo ha introdotto il senso del visibile.
Quello che ci portiamo accanto
e quello del vivibile.
Quello che ci è concesso fare.