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Concilium Vesperi di Ergos Vetrani

Creato il 14 dicembre 2012 da Wsf

Concilium Vesperi di Ergos Vetrani

Primo atto
Scena: qualche parte in paradiso
Presenti: Lucifero, Gabriel, Sephiroth, Mikael, Adam Kaedmon, Raphael e Uriel.

Lucifero: Dove sono gli angeli delle ceneri?In mezzo al fuoco eterno?Lasciatemi ardere allora…

-Nessuno risponde.

Gabriel (Rivolgendosi agli altri con tono di disprezzo e sarcasmo nei confronti di Lucifero): Cigolii d’ossa tra le lenzuola…Nel respiro deciso dalla menzogna

-Gli altri si voltano a guardare Lucifero nel momento in cui sentono la parola”Menzogna”.

Adam Kaedmon (con tono pacificatore…): Quello che abbiamo ci scivola tra le mani,son dita di parole,lontane,sempre gentili,rapite nel silenzio e chiuse nel pugno.

-Adam Kaedmon chiude la mano destra allungando il braccio verso gli altri, Coscienza abbassa lo sguardo e trema, mentre Lucifero si avvicina al gruppo.

-Mikael fa dei passi indietro e guarda il gruppo, mentre Lucifero s’avvicina esitando e sondando il luogo con lo sguardo.

Gabriel (Citando Dio, si rivolge a Lucifero): Lacrime e speme, non t’ho saputo dare…Com’era bello vederti sorridere…

-Lucifero si blocca a due passi dal gruppo,guarda Adam Kaedmon con sguardo sbigottito e sorpreso, quasi volesse chiedere con lo sguardo: ”Cosa devo fare?”.

-Adam Kaedmon distoglie lo sguardo con disprezzo e misericordia e guardando Coscienza, parla.
Adam Kaedmon: Se tu fossi vento (Muove la mano, simulando una foglia che cade dall’albero menata dal vento)…Ti vorrei tradire ogni momento!.
-Lucifero abbassa lo sguardo verso la propria ombra e sospira afflitto dal senso di sconfitta.
-Coscienza Cerca di dire qualcosa,ma non le escono le parole di bocca…Desiste in silenzio.
-Mikael poggia la mano sinistra sull’elsa della spada cinta al suo fianco.
Raphael con un sorriso sardonico e di sfida guarda Lucifero dimesso, parla.
Raphael: Cecità apparente nella luce indecente.
-Lucifero chiude gli occhi, serra i pugni, le braccia cominciano a tremargli per la contrazione delle mani, parla.

Lucifero: Sono stanco, da giorni, mi son lasciato senza spazio, nella mia solitudine paranoica…
Non ho diritti qui…
Solo il silenzio è il mio dovere, voltare la faccia o son guai.
-Lucifero guarda Mikael che appoggia la mano sull’elsa ed ha uno sguardo vago e distratto.
-Tutti seguono lo sguardo di Lucifero.

Gabriel (guardando Coscienza): La pioggia calpesta le nostre lacrime…
Annegando gli occhi con nubi di ricordo (Guarda in alto come se volesse guardare Dio)…
Mentre nei passi affonda la voglia di baciarti, che non tocco (Guarda Lucifero), ora che il tempo s’è fatto solitudine (Lucifero abbassa lo sguardo), m’abbandono all’inquietudine (lo dicono all’unisono Lucifero e Gabriel).

-Coscienza voltando la spalle a tutti quasi sottovoce con un sospiro dimesso, dice.

Coscienza: Mordo lacrime e sentimento.

-Lucifero piegando le braccia verso il petto, serrando i pugni ed alzando la testa verso il cielo, come se volesse scorgere qualcosa oltre le nuvole, dice.

Lucifero: Roca la strada che attraversa il fosso, pettinando il grano fresco (Guarda Coscienza e quest’ultima accorgendosi di essere osservata, volge lo sguardo da un’altra parte.) di riposo con mani leste (Lucifero si guarda i pugni,aprendoli) e pensieri accesi (abbassa la testa, fino a sfiorare con il mento il petto, per far vedere agli altri
il suo capo) d’ignei raggi e cerchi di fiele (Guarda con disprezzo le aureole degli angeli presenti ed esce la lingua).

-Mikael scosta il mantello dal braccio destro per dargli maggiore agilità per poter impugnare la spada, flette il busto, allunga il braccio destro per impugnare la spada…

-Ma Adam Kaedmon con lo sguardo lo placa.

-Il respiro di Mikael si fa più afoso e denso.

-Adam Kaedmon dopo aver placato Mikael, parla.

Adam Kaedmon: Labbra di sabbia (volge lo sguardo da Mikael a Lucifero, riferendosi a quest’ultimo) ed occhi di sale (fa un passo verso coscienza, Raphael gli cede il passo), sciolgono i sensi (Appoggia delicatamente la mano sul collo di Coscienza che trasale per lo spavento) del mio madrigale.

-Uriel fa dondolare la cornamusa al suo fianco, guarda tutti con il medesimo sguardo, fino a bloccare i suoi lumi sull’ombra di Lucifero e con voce profonda, dice.

Uriel: Seppellisco rondini al tramonto, ingoiando stelle senza fondo (Volge lo sguardo verso la tunica di Coscienza) d’un altro inverno.

-Sephiroth terge le labbra con la lingua, poggia la sua mano sul braccio di Adam Kaedmon, parlando.

Sephiroth: Iniquo crisma, piange d’incenso (Guarda delle nuvole passeggere), tracce di foschia e d’Immenso (volge lo sguardo in un punto lontano vuoto ,quasi come se guardasse Dio negli occhi), nel saudade del
tempo perso (volge lo sguardo sull’ombra di Lucifero, inarcando le sopracciglia e tentenna la testa annuendo, Lucifero stringe al petto la mano sinistra, quasi volesse lacerarsi le carni…), virgo nell’anima, aspergo il respiro mesto (Sephiroth trasale un attimo, chiude gli occhi e le voci di tutti si uniscono alla sua, tranne Lucifero e
Coscienza)

Tutti gli angeli: In crisalidi d’inverno, d’un letargico torpore avverso (Guardano tutti Lucifero, che voltandosi da loro le spalle)…Nell’ultimo sorriso d’un destino perverso.

-Coscienza abbassa il volto, dice

Coscienza:Ho smarrito…Quanto non sento nulla…Quanto mi si svuota dentro (Guarda il cielo ed assume un tono di sfida)…Mirabile Visione, che conosco, alla natura togli il lume ed il corso…

-Tutti all’infuori di Lucifero, guardano male Coscienza, la mano di Adam Kaedmon stringe il collo di quest’ultima, spingendola a destra e manca con violenza, per punire la sua insolenza.

Lucifero: (Guarda Coscienza con la coda dell’occhio) Se le tue lacrime inondassero i miei sogni, saprei morire lieto senza privazioni.

-Tutti gli angeli guardano esterrefatti Lucifero, senza capire a pieno le sue parole, si guardano tra loro con occhi dubbiosi, cercando di venire a capo delle parole di Lucifero.

-Lucifero sorride satanico e ferale

-Gli angeli cianciano in una lingua non comprensibile per Lucifero e Coscienza, muovendosi a scatti come ingranaggi d’un orologio, sempre con sguardi dubbiosi.

Lucifero: è giusto ingoiare il lamento? (Con un sorriso che gli squarcia il volto, esce la lingua che gli si biforca, leccandosi contemporaneamente entrambi le labbra con le appendici della lingua e continua a sorridere)

-Tutti gli angeli entrano in subbuglio, si bloccano ed emettono urla che squarciano banchi di nubi.

Adam Kaedmon: (Citando Lucifero a mo’ di sfottò e con voce da piagnisteo) Non capisco, cosa produce questo senso (Calpesta l’ombra di Lucifero, quest’ultimo si allontana intimorito) in me che mi nutre (Volge lo sguardo da Lucifero a Coscienza)

-Coscienza ricambia lo sguardo di Adam Kaedmon con lumi amorevoli, parla.

Coscienza: è volata via (Guarda le ali degli angeli)…Con ali spente, la malinconia del nostro (Guarda Adam Kaedmon) amore…

-Lucifero si pone tra gli sguardi amorevoli di Adam Kaedmon e Coscienza, serra i pugni ed inarca le ali spiumate, gridando verso il cielo con fragore e voce rauca, uscendo la lingua ogni volta che parla, dice.

Lucifero: Mi ero abituato al tuo sguardo, all’amore che non ho chiesto e che mi hai donato, alle tue labbra ed alle tue carezze (Si ferma, la lingua biforcuta esce repentina dalla bocca, dalla sua ombra si nota la sagoma di una coda a sonagli che vibra emanando suoni sgradevoli)…
Adesso che ti amo (Tutti gli angeli lo guardano con sconcerto, Mikael sguaina la spada, Uriel suona la cornamusa, Gabriel sbatte le ali e serra i pugni, Adam Kaedmon cinge Coscienza a se, chiudendole le orecchie con le mani ed avvolgendola oltre che con il suo corpo, anche con le sue ali.), volgi altrove il tuo volto (Lucifero
indica con il pugno destro una parte del cielo, dove si presume che dimori Dio, da quel luogo filtrano dei raggi di sole attraverso le nuvole), le tue parole all’eco ed il tuo interesse al diniego.

-Mikael conficca la propria spada nell’ombra di Lucifero che comincia a piangere ed a sputare sangue.

Coscienza (Tra le ali di Adam Kaedmon): Voglio morire…

Lucifero (Rivolgendosi a Coscienza, ormai Lucifero è sporco di sangue): Non ti preoccupare…(Esce la lingua). Sono soltanto l’odio (Tutti lo guardano, Coscienza affonda il volto nel petto di Adam Kaedmon, allunga un braccio verso Lucifero che fa lo stesso, ma Adam Kaedmon allontana di peso Coscienza dal toccare Lucifero) che avvolge il mio nome, il demone che possiede il mio corpo (Gli angeli si guardano l’un l’altro in volto dubbiosi) e l’inferno (Si sentono dei colpi di martello che affondano prima nella carne, poi nel legno, accompagnati da
un urlo di dolore che sciocca tutti, il cielo s’adombra e Lucifero comincia a tremare per il freddo, illividendo nel volto e man mano che parlerà, il resto del corpo sbiancherà) che non spegne e tace la mia mente.

-Sephiroth piangente e singhiozzante, dice.

Sephiroth: Nuvole confuse mi piovono addosso (Tutti guardano Sephiroth, tranne Coscienza che è protetta da Adam Kaedmon)…Menate al vento son le rose…

-Lo interrompe Coscienza, con voce strozzata dai singhiozzi e dal pianto, parla.

Coscienza: Ho soltanto voglia di morire (Adam Kaedmon la stringe con amore, Lucifero sorride).

Sephiroth: Ora semino spine tra le pietre e le spose…

-Tutti gli angeli guardano Sephiroth, con sguardi stupefatti e punitivi;quest’ultimo comprende le sue parole “erronee”, s’arresta, abbassa la testa, chiude gli occhi, serra le labbra e pone una mano aperta sulla sua bocca.

-Mikael schiaffeggia Lucifero, lo spinge indietro, lontana da Sephiroth e lo purifica dal sangue di Lucifero che ha creato una pozzanghera intorno agli angeli.

-Si sente un sibilo di vento che scandisce il silenzio, tutto pare immobile, scostante, solo il sangue di Lucifero, le lacrime di Sephiroth ed i capelli di tutti si muovono.

Raphael e Uriel (All’unisono guardandosi negli occhi): Deserti sono i corpi…

-Mikael trasale e purifica i corpi di entrambi dal sangue corrotto

-Con fiato dimesso pronunciano gli ultimi versi vicendevolmente, parlano.

Raphael: Dentro…

Uriel: I…

Raphael: Sepolcri…

-Tutti se ne vanno ad un cenno di Mikael, fuorché quest’ultimo che s’alza in volo al di sopra della pozza mestrua che scaturisce da Lucifero; a mezz’aria Mikael, parla.

Mikael: Sei nato in un momento di foga, abbandonato alla forca di questa vita, d’anima priva (Mikael fa cenno contrario con la testa guardando Lucifero), nel letto spoglio del peccato (Indica con un dito della mano sinistra, la pozza in cui versa Lucifero), una spina ha creato (Indicando ora Lucifero), sfamandosi di rovi, sputando sangue, nei lumi rifletti solo il destino esangue…

-Mikael sorride al beffardo destino di Lucifero e ritrae con la volontà la sua spada dal terreno, il foro lasciato dalla lama, risucchia il mare di melma rosso, sotto di loro il cielo si rabbuia e si sente un temporale esplodere, fulmini scaturiscono dalle nuvole e colpiscono dal basso Lucifero che si piega in ginocchio.  Riprende il discorso, parla.

Mikael: Ora che l’ombra s’allunga e si china canosa (Raggi di sole avvolgono Lucifero, allungando la sua ombra, che diviene un incombente peso, che lo trae verso se. Lucifero è sopraffatto dalla luce e non riesce a muoversi, i suoi occhi sono quasi socchiusi, ma assumono la forgia di lumi di serpente ed esce la lingua fuori con una smorfia di dolore; è sempre più pallido, arranca nella luce), lo sguardo s’avvede dove si posa (Lucifero perde le braccia, le gambe, le ali ed il tronco s’allunga screziandosi in colori smorti simili alle ombre, la pelle gli si squama e volge lo sguardo verso il foro che risucchia tutto e prende a muoversi in spirali convulse e confuse verso il buco; per
salvarsi); cercando le radici da poter strappare (Mikael sorride per le sofferenze del nemico, la luce aumenta sì forte da far evaporare strati di squame da Lucifero), da quella puerpera (Mikael si riferisce a Lilith) chiamata madre…

-Mikael si alza in volo, mentre Lucifero cerca di scivolare nel foro, che gli si chiude intorno, quasi strozzandolo.

Fine primo atto


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