Scritto da Nadia
Tutto è pronto per il conclave che inizia oggi a Roma. La famosa e sublime Cappella Sistina, nel cuore del Vaticano, è pronta ad accogliere i 115 chiamati ad eleggere il successore di papa Benedetto XVI.
Edificata per volere di papa Sisto IV tra il 1477 e il 1480, la cappella si trova sul fianco destro della Basilica di San Pietro e le sue dimensioni - 40,5 m di lunghezza, 13,2 m di larghezza e 20,7 m di altezza – rispecchierebbero quelle del leggendario tempio di re Salomone. Famosa per il suo ciclo di affreschi sulla vita di Mosè e di Cristo e, soprattutto, per la Genesi e il Giudizio Universale dipinto da Michelangelo (una sorta di monito rivolto alla coscienza dell’elettore), la Cappella Sistina è il luogo in cui dal XVI secolo si svolge l’elezione del successore di Pietro.
Ecco una panoramica dei principali cardinali "papabili".
Angelo Scola, l'italiano che gestisce la più grande arcidiocesi del mondo, ex patriarca di Venezia, è stato nominato arcivescovo di Milano da Papa Benedetto XVI nel 2011. Proveniente da una famiglia modesta, Scola ha avuto una vocazione tardiva ed è stato ordinato sacerdote all'età di 29 anni. Ex membro del movimento "Comunione e Liberazione", Angelo Scola ha difeso il pontefice durante i primi scandali di pedofilia che hanno coinvolto la Chiesa.
Christoph Schönborn, ex allievo di Jospeh Ratzinger del quale condivide i valori conservatori, è cardinale arcivescovo di Vienna e proviene da una famiglia aristocratica. Ha studiato teologia per sette anni a Regensburg, in Germania meridionale, e si definisce "conservatore in materia religiosa, ma liberale in campo sociale".
Marc Ouellet, 68 anni originario del Canada, dal 2010 occupa un posto di rilievo nella Curia Romana, ovvero quello di prefetto della Congregazione per i Vescovi. Poliglotta (parla sei lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e italiano), Marc Ouellet appartiene, come Benedetto XVI, alla scuola teologica di Urs von Balthasar. La stampa canadese lo ha definito "il cardinale di ferro".
Sean Patrick O'Malley, 68 anni, cappuccino, arcivescovo di Boston (dunque cardinale) è uomo di preghiera, molto attento, ponderato e dalla profonda vita spirituale. Egli è a capo della più importante diocesi degli Stati Uniti. Parla poco ma sa come agire. La sua reputazione, unitamente all’integrità e all’umiltà dell’uomo, lo rendono "il" papabile degli Stati Uniti.
Il prossimo papa dovrà essere eletto con almeno 77 voti, equivalenti ai 2/3 dei 115 elettori che entreranno in conclave (dal latino cum clave, chiuso a chiave). Da stasera gli occhi dell’orbe cattolico (e non solo) saranno puntati sul tetto della Cappella Sistina, dove è stato installato lo speciale camino, in attesa della fumata bianca che annuncerà al mondo l’avvenuta elezione del nuovo papa: Habemus Papam!