Conclave, la guerra tra Curia e cardinali stranieri

Creato il 09 marzo 2013 da Candidonews @Candidonews

Martedì 12 marzo si riunirà il Conclave e probabilmente entro la fine della prossima settimana il Soglio Pontificio avrà un nuovo Leader. Tra poche ore quindi inizierà la ‘battaglia finale’ per la conquista del Papato. Una battaglia senza esclusione di colpi. Proviamo a capirne un po’ di più.

Dopo un pontificato ‘teologico’ si renderà forse necessario un pontificato al tempo stesso mediatico, lungo e forte politicamente. Tra i 115 cardinali vanno quindi fatte alcune scremature. L’età del prossimo Pontefice dovrebbe attestarsi sotto o attorno ai 70 anni, cosi da garantire almeno 15 anni di ‘regno’. Secondo criterio potrebbe essere quello della forza politica, ciò quindi ci permetterebbe di scartare i porporati africani e asiatici e mettere in pole position i ‘curiali romani’ e gli ‘americani’ in chiave anticuria. Il terzo, non necessario ma sicuramente benvisto, è il carisma. In un periodo di crisi della Chiesa sarebbe utile avere un Papa in grado di dare emozioni.

La scrematura riduce da 115  a 21 i possibili ‘papabili’:

Angelo Scola 72 anni Italia
Gianfranco Ravasi 71 anni Italia
Giuseppe Bertello 71 anni Italia
Rivera Carrera 71 anni Messico
Jorge Liberato Urosa Savino 71 anni Messico
Thorne Jean Luis Cipriani 70 anni Perù
Giuseppe Versaldi 70 anni Italia
Angelo Comastri 70 anni Italia
Leonardo Sandri 70 anni Argentina
Jean Louis Tauran 70 anni Francia
Sean Patrick O’ Malley 69 anni Usa
Mauro Piacenza 69 anni Italia
Marc Oullet 69 anni Canada
Christoph Schoenborn 68 anni Austria
Llobera Antonio Canizares 68 anni Spagna
Francesco Filoni 67 anni Italia
Giuseppe Betori 66 anni Italia
Joao Braz Aviz 66 anni Brasile
Odilo Pedro Scherer 64 anni Messico
Kurt Koch 63 anni Svizzera

Su Repubblica.it si parla delle manovre dei cardinali per l’elezione. La Curia Romana contro gli ‘stranieri’. Il partito di Bertone contro quello di Scola. Con il primo impegnato a non far eleggere il secondo. Bertone e Sodano  ‘candidano’ Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo, o Leonardo Sandri cosi da poter avere la Segreteria di Stato per un cardinale italiano. I cardinali ‘stranieri’, che vorrebbero riformare la Curia togliendola dal giogo italiano, candidano Scola, l’arcivescovo di New York Timothy Dolan e l”arcivescovo di Boston Sean O’Malley. O’Malley è un frate, personaggio atipico tra gli ecclesiasti.

Poi ci sarebbero anche gli ‘incandidabili’:
Ansa.it

Snap, la rete americana dei sopravvissuti agli abusi dei preti, che oggi in un hotel romano ha convocato una conferenza stampa con i giornalisti internazionali per fornire i nomi della ”dirty dozen” ovvero la ‘sporca dozzina’.

I cardinali da non eleggere papa nel conclave sono, secondo l’associazione: Norberto Rivera Carrera (Messico), Oscar Rodriguez Maradiaga (Honduras), Timothy Dolan (New York), Angelo Scola (Italia), George Pell (Australia), Dominik Duka (Rep.Ceca), Tarcisio Bertone (Italia), Donald Wuerl (Washington D.C.), Marc Ouellet (Quebec Canada), Sean O’Malley (Boston), Leonardo Sandri (Argentina), Peter Turkson (Ghana).

Lo scontro Curia-Stranieri potrebbe provocare una profonda spaccatura all’interno del Conclave e quindi, visto il quorum dei 2/3 necessario per l’elezione, potrebbe spingere ad un nome di ripiego. Tre su tutti, Christopher Schoenborn di Vienna, il cardinale canadese Marc Ouellet e Gianfranco Ravasi, capo del dicastero della Cultura


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