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Conclusa a Mazara la mostra sui percorsi di restauro al Museo Diocesano

Creato il 23 maggio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Si è conclusa da qualche giorno la manifestazione Percorsi di Restauro al Museo Diocesano 2013, che ha previsto lo svolgimento e la presentazione alla cittadinanza dei restauri operati quest’anno su alcune importanti opere d’arte della Diocesi: 

una statua lignea del Sacro Cuore di Gesù, della Chiesa di Maria SS. Addolorata a Santa Ninfa, attribuita al noto scultore palermitano Girolamo Bagnasco (fine sec. XVIII – metà XIX), ed un gruppo di opere conservate al Museo, tra cui un ritratto su tela di Mons. Francesco Maria Graffeo, Vescovo di Mazara dal 1685 al 1695, un capitello “a foglie d’acqua” (sec. VII – VIII d.C.), una colonnina con capitello a decorazione stilizzata a girali (sec. IX – XII d.C.) e la base marmorea della perduta statua di Santa Veneranda, realizzata da Vincenzo Gagini nel 1583. L’evento ha previsto un lungo iter di interventi e di studio da parte del prof. Tullio Valenti e del suo staff di stagisti del Corso di Restauro I.A.L. - Marsala, con un cantiere–scuola in convenzione con il Museo già da un anno; l’intervento si è avvalso della qualificata consulenza del maestro restauratore Prof. Lorenzo Casamenti, del “Lorenzo de’ Medici International Institut” di Firenze.

Conclusa a Mazara la mostra sui percorsi di restauro al Museo Diocesano
Ben due tappe hanno segnato la consegna dei lavori, a Mazara del Vallo ed a Santa Ninfa, con grande riscontro di interesse, anche da parte delle istituzioni formative: in particolare, si è segnalata per il lavoro di approfondimento didattico la I D della Scuola “Paolo Borsellino”, guidata dalla Prof. Rosa Signorello. “I Percorsi di Restauro al Museo Diocesano costituiscono ormai un’espressione irrinunciabile dell’attività museale – dichiara il Direttore Francesca Paola Massara - che si esplicita in un rapporto sempre più intenso con il territorio. L’attività scientifica, di studio ed approfondimento su opere d’arte spesso poco note e in condizioni precarie di conservazione, consente di porre in condizioni di sicurezza e leggibilità i manufatti e, nello stesso tempo, sensibilizzare i più giovani al restauro come valore. La sintonia ormai raggiunta con i maestri restauratori e la sinergia con la Soprintendenza di Trapani ci consentono anche di rilanciare il progetto per il futuro e di programmare nuove iniziative, per le quali abbiamo già proposte suggestive e meritevoli di attenzione.


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