di Francesco Gori
Con le partite di mercoledì 5 dicembre, si è conclusa la prima fase a gironi della Champions League. E non sono mancate le sorprese.
La prima in assoluto è l’eliminazione del Chelsea, campione dell’edizione 2011-2012. Non era mai successo che la squadra detentrice del titolo uscisse dopo il girone eliminatorio: i ragazzi di Di Matteo prima e Benitez poi, hanno raggiunto quota 10, punti che non sono bastati al cospetto dei 12 della capolista Juventus, e degli stessi 10 dello Shakhtar, premiato però per la classifica avulsa a favore. Un girone E tra i più avvincenti, dove la formazione di Conte è riuscita nell’impresa di passare da prima, grazie in particolare alla vittoria casalinga contro i blues e a quella esterna in terra ucraina. Chi però ha offerto lampi di gran calcio è stata proprio la compagine di Lucescu che annovera tra le sue fila talenti come Willian e una colonia di brasiliani dai piedi dolci da far invidia a molti club. Sarà la mina vagante degli ottavi di finale.
Il Borussia Dortmund di Jürgen Klopp – allvoices.com
La squadra che ha impressionato in un altro dei gironi di ferro è stata il Borussia Dortmund. I ragazzi terribili di Jürgen Klopp nel girone D hanno dominato (14 punti) niente di meno che Real Madrid (secondo con 11), Ajax e un inguardabile Manchester City (altro addio all’Europa per Mancini). I gialloneri, ormai fuori dai giochi in Bundesliga, punteranno forte sulla Coppa, occhio quindi al talento di Lewandowski e soci. A lottare per il titolo ci saranno sicuramente le merengues, con il fenomeno Cristiano Ronaldo che cercherà di accompagnare alla vittoria più ambita lo Special One, prima del probabile congedo a fine stagione.
Ancora Germania e Spagna tra le favorite per la finale del 25 maggio 2013 a Wembley: Bayern Monaco e Barcellona. Corazzata allestita per vincere sempre, come dimostrato finora, la squadra di Heynckes fa davvero paura per mezzi fisici e tecnici, portando ancora nel sangue il veleno per la finale casalinga persa contro Drogba &c.: la voglia di vendetta è forte. Eccoci al Barca di Sua Maestà Lionel Messi, fresco recordman: 86 reti nell’anno solare battono le 85 di Gerd Müller. Roba da extraterrestri del calcio, e dunque come non mettere il suo club in pole position, nonostante il cambio tecnico Guardiola-Villanova e una formazione apparentemente più vulnerabile (clamoroso a tal proposito il k.o in quel di Glasgow)?
L’impresa del Celtic, agli ottavi di Champions – sport.sky.it
Tra le inglesi, detto dei clamorosi flop di Chelsea e City, rimane il Manchester United di Rooney-Van Persie che, dopo quattro vittorie di fila, ha tirato i remi in barca negli ultimi due match, concentrandosi sul campionato (fresca la vittoria nel derby contro Balotelli e soci zoppicanti). In terra di Francia occhio al Psg degli sceicchi e di Ibra che, seppur ancora acerbo, possiede i numeri per far male a chiunque.
Le rimanenti delle 16 qualificate non possono che definirsi outsider. A cominciare da Porto, Arsenal e Valencia, sempre presenti ma raramente capaci di arrivare fino in fondo. Shalke e Malaga sciorinano calcio fresco e gol che daranno grattacapi a chi le incontrerà. Celtic (qualificazione storia) e Galatasaray hanno qualità tecniche più limitate. Infine il Milan: se la Juventus può considerarsi in questo momento nell’élite del calcio, i ragazzi di Allegri, seppur in ripresa, non sembrano possedere le carte per proseguire in una competizione che offre decisamente di meglio.