Si è chiuso domenica 30 giugno alla Istanbul Technical University, il Global Power Shift (GPS), un evento globale che ha coinvolto oltre 500 donne e uomini tra i 20 e 40 anni, con lo scopo di creare un nuovo movimento internazionale per fermare il cambiamento climatico.
Global Power Shift, o GPS, evento organizzato dalla rete globale 350.org, nato dalla mente dell’ecologista americano Bill McKibben, ha come obbiettivo finale la diminuzione dell’uso dei combustibili fossili, responsabili in larga parte del cambiamento climatico e il raggiungimento di una bozza di accordo globale legalmente vincolante sul clima entro il 2014 (alla COP20 di Lima) con conseguente firma alla Conferenza sul Clima che si terrà a Parigi nel 2015.
«Firmare un accordo internazionale sul clima legalmente vincolante è un obbligo verso le generazioni future», racconta Veronica Caciagli, Presidente di Italian Climate Network e membro della delegazione italiana presente a GPS, composta da Federico Antognazza e dal giornalista ecologista Emanuele Bompan. «È importante creare un consenso tra i cittadini italiani sul cambiamento climatico, un fenomeno accertato a livello scientifico, per rafforzare la posizione dell’Europa nei negoziati e per fare pressione a livello globale su tutte le nazioni ONU affinché firmino un accordo. Il clima è la questione più rilevante del nostro tempo a cui si lega indelebilmente anche il nostro sviluppo e sicurezza economica del futuro».