Non c’è pace per i concorsi dell’Agenzia delle entrate.
Anche la nuova procedura, bandita lo scorso 6 maggio per reclutare 403 dirigenti di seconda fascia, finisce al vaglio dei giudici amministrativi.
L’impugnazione arriva ancora una volta da Dirpubblica, che aveva già portato in giudizio il concorso da 175 posti delle Entrate nel 2010 (poi annullato da Tar e Consiglio di Stato) e più di recente quello da 49 posti all’Agenzia delle dogane (sospeso in via cautelare dal Tar, s). Sotto la lente la possibile disparità tra i dirigenti già titolari di un incarico fiduciario ad personam e gli altri aspiranti.
«Per l’ennesima volta si tenta di realizzare, di fatto, una sanatoria di nomine dirigenziali dichiarate nulle», afferma il sindacato in una nota, «su 80 punti di valutazione dei titoli, 45 sono riservati agli incarichi professionali conferiti formalmente dalle p.a.».
Secondo i legali della sigla ricorrente ciò «dissimula essenzialmente gli incarichi dirigenziali conferiti dalla stessa Agenzia ai propri funzionari privi della relativa qualifica».
Fonte: ItaliaOggi