Concorso e concorrenti a scuola

Comunque, sì, è vero, ministro Profumo: siamo quasi tutti prevenuti nei confronti di questo concorso a cattedra, di questo circo all'ingrosso, chiamato boriosamente - e con sufficienza - concorsone.
Siamo prevenuti perché sappiamo che questi posti in realtà non esistono. Siamo prevenuti perché chi ha bandito questo concorso pensava genericamente a svecchiare la scuola con una semplice operazione matematica. che è cominciata con quelle vergognose prove preselettive. Siamo prevenuti perché non si misura il merito in questo modo e soprattutto siamo prevenuti perché si misura MALE il merito solo di chi deve entrare, lasciando i nullafacenti sguazzare nel loro palese e incontestabile demerito. Siamo prevenuti perché ci fanno studiare cose che non sono interessati a verificare; e siamo prevenuti perché non si preoccupano che questi siano gli ennesimi esami dello stesso livello che affrontiamo e perché sappiamo che nessuno è interessato a valutare periodicamente lo stato della scuola. Anzi, non lo si vuole valutare mai. Siamo prevenuti perché, benissimo che vada, nella rincorsa alla mediocrità cui ci costringono, questo concorso consentirà l'accesso a scuola a un numero x (e molto basso) di colleghi senza che nessuno si sappia spiegare bene perché.
Ma non si impone un concorso a gente prevenuta e soprattutto non lo si presenta come l'occasione del secolo che tutti aspettavamo. Perché NON è un'occasione, ma sì, è una al secolo. Forse, tra un ricorso e l'altro ci sarà anche una selezione, ma non si capisce bene con che criteri reali. E, se c'è una selezione, io voglio sapere come giocarmi la possibilità di essere scelto.