Massimo è un assassino, un killer sadico che passa le notti a uccidere anziani.
Andrea è un traditore, uomo senza scrupoli che progetta di assassinare la moglie per ereditarne il patrimonio.
Tonino è uno spacciatore, che sta per concludere un affare destinato a portare sull’isola un nuovo tipo di droga.L’assassino, il traditore e lo spacciatore: tre angeli neri che diffondono il male nei vicoli bui di una Procida gotica. Tre mostri che ignorano di essere solo pedine di un gioco, pezzi di un piano orchestrato dalla mente implacabile della figura con falce e mantello, la signora che non perdona: la Morte.
La Recensione
Il brevissimo racconto mi ha richiamato alla memoria un fumetto storico della serie di Dylan Dog - uno degli inizi, quando gli albi erano uno più bello del precedente -, 'Partita scacchi con la morte', nel quale i personaggi si ritrovavano a giocare il ruolo di pedine - o meglio pedoni... e torri e alfieri - in una partita a scacchi davvero singolare, pur continuando a credere di essere essi stessi gli artefici del loro destino.
Lo spacciatore, l'assassino e il traditore si muovono appunto come personaggi su una scacchiera, furtivi tra i vicoli procidani, quasi delle maschere da smorfia napoletana, e seguono ognuno le proprie inclinazioni al male, finendo per diventare quasi il simbolo di tre peccati capitali, l'avarizia per lo spacciatore, l'ira per l'assassino e la lussuria per il traditore.Un brevissimo preambolo iniziale crea le condizioni per intrecciare i destini dei tre protagonisti in modo ineluttabile e retributivo e viene completato da una conclusione che assomiglia molto a una psicostasia, una pesatura delle anime affidata al vero protagonista che, presente con discrezione, ha posto i personaggi di fronte a un bivio e li ha giudicati, lasciando poi che la sentenza inappellabile venisse attuata in modo grottesco e crudele insieme.Se forse la conclusione ha un sapore fin troppo fumettistico - ma una rapida scorsa al blog dell'autore indica chiaramente che il fumetto thriller è una delle sue corde espressive preferite - il racconto è coerente e ben scritto, i personaggi sono descritti con tinte forti e a grandi pennellate, per quello che la brevissima estensione narrativa necessita e permette, e anche i luoghi sono caratterizzati in modo convincente e autentico, e la trama ben strutturata e a suo modo originale.
Giudizio:+4stelle+
Articolo di Polyfilo
Dettagli del libro
- Titolo: Condannati a morte
- Autore: Diego Di Dio
- Editore: MilanoNera
- Data di Pubblicazione: 2013
- ISBN-13: 9788897477525
- Pagine: 28
- Formato - Prezzo: Ebook - Euro 2,99 (epub) - 3,07 (Kindle)