E penso a una vacanza, che spero sarà, come già in precedenza, un ritorno a casa.
Penso alla mia Grecia, quella che ho vissuto io, senza la pretesa di essere saccente.
Quella terra l'ho sempre vissuta di pancia.
Lontana dai miti, seppur affascinanti, è sempre stata per me come una seconda casa.
Prima nella fantasia. Poi nei fatti.
La mia Grecia è fatta di terra, rocce e facce bruciate.
Anziani dal passo lento e dai lineamenti scolpiti e potenti, come il tempo di quei giorni.
E' luce accecante e sere lunghe.
E' racchiusa in un richiamo, nel caffè come rito, nella bellezza delle persone che ho incontrato.
E' una scalinata bianca, la risata di due vecchietti che ci chiedono "perchè tornare? Prendete quella gelateria". Così, semplice. Perchè lì avresti potuto fare di tutto guardando quel mare.
Viaggi in macchina e vino. Terra e sabbia, mare.
Tutto molto carnale. Tutto sentito fino all'ultimo minuto, fino a quando l'ultimo pezzo di terra scompare dalla vista e rimane solo mare. Tutto nella pancia.
SE ancora i viaggi lunghi e lenti per raggiungerla, per prendere confidenza con un ritmo del tempo che qua si è perso. Casine bianche, stanze piccole, persone che raccontano. Marinai quasi tutti.
E' un ingorgo infernale di macchine alla mattina presto. Il porto in attesa dei traghetti.
Cani randagi che ti annusano e ti seguono quasi a mendicare attenzione oltre che cibo.
Gatti adagiati su libri enormi che ti vengono incontro.
Alberi colorati di bianco, taverne, musica piena zeppa di Σ'αγαπώ e tramonti.
Libri, tanti libri letti all'ombra delle rocce.
Tende bianche contro il mare azzurro. Scogliere contorte come cervella, paradisi da raggiungere a fatica che ti ripagano di tutto. Un po' come la vita.
Città che odorano di sud, che potrei riconoscere a occhi chiusi quell'odore di mare, caldo e sporcizia.
La prima volta che ci sono stata la nave era quasi vuota, poteva sembrare un romanzo della Christie.
Al mattino niente morto però, solo le montagne vicino a Igoumenitsa.
Conservo gelosamente ogni sensazione e mi preparo a rivederla.
Un pezzo ancora sconosciuto, come un amante che si svela piano piano.
Altri tempi.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Enigmi pendolari
In questo periodo dell’anno, non ancora abituata al caldo, durante il viaggio di ritorno sono più stanca del solito. Per questo motivo oggi pomeriggio decido... Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Pendolo0
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Jurassic World: come correre in una foresta indossando un tacco 10
E’ uscito nelle sale Jurassic World e potevo perderlo? Jurassic world Assolutamente no! La penna di Michael Crichton insieme al genio creativo di Steven... Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Pin@
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
L’ispirazione è unica?
Tra le molte cose che mi diverto a fare, c’è anche la pittura. Nessuna aspirazione, solo divertimento. E così, per gioco, anni fa dipinsi “Ego”. Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Chiara Lorenzetti
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Tu vuoi fa’ l’australiano? – storie di famiglie italiane a Melbourne
Il viaggio a Melbourne sta per finire, proprio ora che avevo iniziato a districarmi con disinvoltura nella rete ferroviaria che collega il suburb al CBD e mi er... Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Giulia Calli
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Morta Laura Antonelli
Era nata a Pola ed era profuga istriana. Visse con la famiglia l'esodo, lo sradicamento dalla sua terra italiana, ma perduta e finita in mano jugoslava. Leggere il seguito
Il 22 giugno 2015 da Ritacoltellese
DIARIO PERSONALE -
Don Bosco 1815-2015: il Papa in visita a Torino
Giornata attesa e preparata da mesi con trepidazione quella di oggi a Torino: è il grande giorno della visita in città di Papa Francesco. Leggere il seguito
Il 21 giugno 2015 da Tgs Eurogroup
DIARIO PERSONALE