Mi capita spesso di raccontarvi cose che possono apparire scontate-banali-ovvie...In realtà se finiscono in questo blog è perchè così banali per noi non sono state...Francesco quando sono nati Davide, Ale e Chiara non aveva neanche due anni.
foto Loretta Campomaggi
Aveva però i suoi giochi (per non parlare dei suoi piccoli spazi...), ereditati in parte dalle cuginette e in parte guadagnati sul campo.Per un buon lasso di tempo i giochi di Franci sono stati usati da tutti, eccezion fatta per quelli con cui i gemelli avrebbero potuto farsi male.Ovviamente quando arrivano dei fratelli in casa si insegna a condividere perchè è "giusto" ed economico.Per noi è stato un sollievo quando abbiamo iniziato a sentire pronunciare i primi "è mio!".Vi ricordate i nostri simboli utilizzati per identificare ognuno dei nostri quattro monelli?Il primissimo utilizzo che ne abbiamo fatto è stato per assegnare una scatola personale dei giochi.Poco per volta abbiamo fatto a ognuno di loro dei piccoli doni, in modo da arricchire il contenuto. Nel marasma generale i bimbi si ricordano perfettamente la divisione delle proprietà.E trovo che questo li abbia aiutati, e abbia aiutato anche noi, a formare-leggere quella sfera di specifica individualità che spesso con i gemelli si tende a dimenticare.I giochi che un tempo erano di Francesco sono stati diversificati; ha scelto gli oggetto (pochi) che per una questione affettiva istintiva sono solo suoi. Il resto è diventato di tutti.La regola che vige in questo caso è che non si prendono i giochi che altri stanno utilizzando... e non sono neanche concessi morsi, spintoni, sgambetti per far abbandonare la presa!I giochi delle scatole personali possono essere presi ma se il legittimo proprietario li reclama sono da restituire.foto Loretta Campomaggi
Non so se è facile da immaginare; quando abbiamo visto i nostri quattro turulli affezionarsi ognuno a un differente peluche o a una differente pallina ci è sembrato di iniziare una nuova, gioiosa, fase.