Magazine Psicologia

Condizionamenti.

Da Gaobi

E’ difficile abbandonare i condizionamenti, soprattutto quello che porta a pensare al corpo come qualcosa da sottomettere, in antagonismo con l’anima. E’ difficile perchè molto antico; ma può essere e deve essere abbandonato: se non lo si fa, non è possibile alcuna evoluzione, ne alcuna crescita interiore. Purtroppo i preti di tutte le religioni hanno insegnato a vivere il corpo come qualcosa di negativo, da soggiogare e reprimere. Allorchè un uomo è in conflitto con il proprio corpo, non potrà mai essere felice; e quando avrà perso il senso della gioia, sarà in mano ai preti: solo persone infelici possono andare nei templi, nelle moschee, nelle chiese, e solo persone infelici pensano a una vita dopo la morte. Solo persone infelici creano un paradiso nella loro immaginazione; solo costoro possono essre persuasi a sacrificare la propria vita per mete sciocche e irreali. E il solo modo per rendere infelice un essere umano è creare una divisione tra il corpo e l’essere; in quel caso non potrà mai essere felice. L’hai spezzato in due, hai distrutto l’unità, e la gioi a affiora solo nell’unità; dalla disgregazione di quell’unità può nascere solo infelicità.E un uomo infelice ricercherà inevitabilmente qualcuno che lo aiuti, si rivolgerà alla fede, sarà vittima del clero:prima viene creata la malattia, poi si pubblicizza la cura; questa è stata la strategia di tutte le religioni. Un profeta è presente tra noi per aiutarci a diventare estetici, il prete è presente per sfruttare la nostra infelicità, questa è la distinzione. Ebbene questo è il mio messaggio: ama il corpo, rispettalo; rispettandolo amerai i corpi delle altre persone e rispetterai la terra su cui cammini.Se una persona vive in profonda armonia con il proprio corpo, diventa automaticamente armoniosa nei confronti di tutta la natura e dell’ambiente che la circonda. Il corpo è il punto più vicino alla natura; vivendo in armonia con il proprio corpo si generano onde armoniose che continuano ad espandersi….ne scaturisce una danza.Quella danza è preghiera!

Osho

gaobi.


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