Il caldo africano che tormenta lo Stivale non vuole sapere di andarsene. Dopo la tregua (si fa per dire) della scorsa settimana, le previsioni del tempo sono tornate a essere il principale argomento di conversazione. Non solo tra gli adulti: ormai anche i ragazzini si interrogano sull’andamento dell’anticiclone africano e parlano di isobare, fronti di perturbazione sull’Atlantico e alta pressione con la competenza del capitano Paolo Mezzacorona.
Nel frattempo veniamo tormentati dai decaloghi dei quotidiani e dall’esperto di turno che in televisione ci sciorina con sicumera i consigli dell’ovvietà, neanche fossimo sulla rubrica omonima di Rieducational Channel, ricordandoci che “con il caldo è bene bere molto, soprattutto acqua” (niente barolo, sorry) o che se proprio vuoi fare una passeggiata “uscite nelle prime ore del mattino o alla sera, evitando l’intervallo 12-14, che è il più caldo” (ma va!? Non lo sapevamo) e, comunque, consiglio preziosissimo, “è bene indossare un cappello sulla testa”.
L’unica soluzione oggi è quella di trovare un po’ di refrigerio dall’afa con i condizionatori d’aria (ah, a proposito, l’esperto consiglia di non impostare 15 gradi quando fuori ce ne sono 38), che però hanno una conseguenza poco simpatica: zavorrano per bene la bolletta energetica, alleggerendo il portafoglio.
Molte aziende, oggi, producono apparecchi e condizionatori super efficienti, ma si tratta comunque di un consumo energetico che può variare anche sensibilmente. Insomma, il nodo della questione è: “Quanto mi costa sulla bolletta energetica l’uso del condizionatore?”
L’ultimo osservatorio di SosTariffe.it ha cercato di capire proprio questo, calcolando quanto ha inciso mediamente l’utilizzo del condizionatore sul totale dei consumi annui di energia elettrica nelle diverse regioni nel 2013 e 2014, effettuando anche una proiezione di quanto inciderà nell’estate 2015. L’incidenza è stata calcolata tanto per un condizionatore di classe energetica superiore (A++) che per uno di classe inferiore (G). Calcolati anche la spesa in bolletta per utilizzare il condizionatore e quanto si risparmia se si sottoscrive un’offerta del mercato libero.
I consumi del condizionatore nel 2013
L’analisi di SosTariffe.ti parte dall’estate 2013, caratterizzato da molte giornate di caldo in quasi tutto lo Stivale, che ha portato a un massivo utilizzo del condizionatore. Nella seguente tabella vengono proposti i dati elaborati e quanto ha inciso nel 2013 l’utilizzo di un sistema di climatizzazione.
Costi in bolletta dei condizionatori 2013: l’incidenza è stata calcolata ipotizzando che il condizionatore sia stato utilizzato in giornate con almeno 28° e con un umidità superiore all’80%. Il calcolo è stato condotto ipotizzando l’utilizzo di un condizionatore inverter di classe A++
Come si può notare dalla tabella, nel 2013 la regione nella quale l’utilizzo del condizionatore è stato maggiore è l’Umbria. Qui il 9,18% dei consumi medi annui di una famiglia è stato indirizzato ad alimentare il climatizzatore. Il Molise è, invece, la regione dove l’incidenza è stata minore: qui solo lo 0,91% dei consumi è stato utilizzato per l’aria condizionata. A parte la Basilicata, dove l’incidenza è dell’1,3%, nelle altre regioni italiane le percentuali di consumi destinati all’aria condizionata vanno dal 5% al 9% circa.
Queste incidenze sono state calcolate tenendo come riferimento l’utilizzo di un condizionatore di classe energetica A++. SosTariffe.it ha calcolato che se si utilizzasse un condizionatore di classe G (tra i più dispendiosi) l’incidenza aumenterebbe al 20% al 28% (quasi un terzo dei consumi annui, dunque, sarebbero destinati a rinfrescare la casa con un condizionatore di classe G).
I consumi del condizionatore nel 2014
L’estate 2014 è stata, sicuramente, una delle più fresche negli ultimi anni. Ecco i dati raccolti da SosTariffe.it per quest’annata:
Costi in bolletta dei condizionatori 2014: l’incidenza è stata calcolata ipotizzando che il condizionatore sia stato utilizzato in giornate con almeno 28° e con un umidità superiore all’80%. Il calcolo è stato condotto ipotizzando l’utilizzo di un condizionatore inverter di classe A++
Costi in bolletta dei condizionatori 2014: l’incidenza è stata calcolata ipotizzando che il condizionatore sia stato utilizzato in giornate con almeno 28° e con un umidità superiore all’80%. Il calcolo è stato condotto ipotizzando l’utilizzo di un condizionatore inverter di classe A++
Anche nel 2014 l’incidenza massima del condizionatore sui consumi annui è stata del 9% circa. L’anno scorso, la regione che ha consumato più energia per il condizionatore è stata l’Emilia Romagna con il 9,11% dei consumi energetici destinati a questo utilizzo. Ancora una volta Basilicata e Molise sono le regioni dove non è stato così necessario utilizzare sistemi di raffreddamento della casa in quanto l’incidenza calcolata è stata dello 0,3% e 0,4%. Molte regioni del Nord (Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Valle d’Aosta) hanno avuto un forte calo di questa incidenza rispetto al 2013 in quanto la percentuale è sotto il 5%.
I consumi e la spesa del condizionatore nel 2015
SosTariffe.it ha stimato anche quanto ipoteticamente peserà l’utilizzo del condizionatore nel 2015 e per quest’annata è stata calcolata anche la spesa in bolletta e il risparmio che si avrebbe sottoscrivendo l’offerta più vantaggiosa del mercato libero dell’energia in ogni regione. I risultati sono riassunti nelle seguenti due tabelle.
Quanto inciderà il costo dei condizionatori in bolletta per i mesi di luglio e agosto 2015
Dove costerà di più l’utilizzo dei condizionatori nei mesi di luglio e agosto 2015
Dato il forte caldo che sta attraversando l’Italia in questi giorni, l’incidenza dell’utilizzo del condizionatore sta risalendo rispetto al 2014 in tutte le regioni. Anche per quest’anno la regione dove si avrà la maggiore percentuale di consumi destinata all’uso del condizionatore è l’Emilia Romagna, con Basilicata e Molise in coda come per le altre annate.
Utilizzare un condizionatore in Italia costa dai 56 euro ai 93 euro l’anno in base alla regione se si è ancora in regime di maggior tutela. In ogni regione sottoscrivendo una buona tariffa del mercato libero si possono abbattere questi costi: i risparmi vanno dal 36% all’89%.
Conclusioni
- non sempre le regioni del Sud sono quelle più soggette all’utilizzo del condizionatore come si può pensare, anche per la presenza di una percentuale di umidità minore rispetto al Nord;
- per poter utilizzare il condizionatore senza che questo incida troppo sulle bollette è utile acquistare un modello con una classe energetica superiore e sottoscrivere un’offerta del mercato libero: si tratta di due soluzioni che portano a un risparmio considerevole senza dover rinunciare all’utilizzo dell’aria condizionata.
Per non rischiare di spendere troppo è utile confrontare tutte le tariffe per energia elettrica è possibile consultare la pagina dedicata sul sito che ha condotto l’indagine.
E, infine, ricordiamo che esiste la possibilità di sfruttare le agevolazioni fiscali per l’acquisto di un condizionatore, a patto che rispetti determinate caratteristiche anche di efficienza energetica. Ne abbiamo parlato diffusamente in questo post che vi invitiamo a leggere.