Cosa succede all’interno del condominio se l’impianto di riscaldamento comune non è efficiente? Il singolo condomino ha facoltà di richiedere un risarcimento danni o addirittura distaccarsi dall’impianto?
A tale quesito ha cercato di rispondere anche la giurisprudenza (Cassazione 13 novembre 2014, n. 24209): va innanzitutto detto che il singolo condomino non può sottrarsi dal contribuire alle spese allegando la mancata o insufficiente erogazione del servizio. Ma con questo non si vuole assolutamente dire che il condomino danneggiato non possa fare valere la lesione del proprio diritto a conseguire un’adeguata erogazione di calore derivante proprio dal fatto che al pagamento da parte sua del corrispettivo richiestogli non abbia fatto riscontro l’erogazione della giusta quantità di calore (previo accertamento giudiziale o stragiudiziale).
Non è possibile, invece, rinunciare a chiedere la sistemazione e procedere al distacco dall’impianto centralizzato con l’intento di chiedere successivamente il risarcimento. Infatti il diritto a chiedere il distacco, a determinate condizioni, non potendo la rinunzia del singolo condomino comportare un maggiore aggravio per gli altri, non può non valere per il futuro, non comportando la possibilità di chiedere restituzioni o danni.
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