In questi giorni e’ riscoppiata la polemica sul canone speciale della Rai, il provvedimento che consente alla tv di Stato di chiedere il versamento dell’imposta sugli apparecchi atti a ricevere trasmissioni tv alle aziende iscritte alle Camere di commercio.
Oggi tra l’altro è scattata la protesta di Confartigianato rigurdo la richiesta del tributo applicato al possesso non solo di televisori, ma anche di qualsiasi dispositivo per ricevere il segnale tv, inclusi i sistemi di videosorveglianza e che nella maggior parte dei casi sono illegittime perché rivolte ad aziende che non possiedono apparecchi radio-televisivi e quindi non devono pagare alcun abbonamento.
Non si è fatta attendere la risposta della Rai che in una nota precisa «La materia del canone speciale è regolata da tassative norme tributarie alle quali la Rai, nell’adempimento del suo compito di riscossione, non può in alcun modo derogare». «Nel 2012 il Mise, a seguito delle istanze anche di Confartigianato, ha fornito un’interpretazione della normativa sul canone – chiarendo che sono assoggettabili a tassazione gli apparecchi dotati almeno di sintonizzatore e dando certezza interpretativa soprattutto alle utenze speciali. Tale documento, che contiene anche un’elencazione esemplificativa, viene richiamato nella lettera Rai ed è facilmente reperibile sul sito della Direzione Canone. Le lettere cui fa riferimento Confartigianato sono comunicazioni informative prive di connotati precettivi o intimativi, nelle quali si descrive con chiarezza il presupposto dell’obbligazione di pagamento. In nessun passaggio della lettera Rai – sottolinea ancora Viale Mazzini – si dà per presupposta la detenzione di apparecchi tv, anzi si invita esplicitamente il destinatario ad effettuare il versamento soltanto qualora ricorra tale presupposto. Inoltre in allegato alla lettera è presente una cartolina questionario preaffrancata con la quale è possibile inoltrare alla Direzione Canone qualsiasi comunicazione senza alcun aggravio». «Per ogni richiesta di chiarimento la Direzione Canone, nel doveroso rispetto dei contribuenti e della normativa.