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Confederations Cup 2013: Italia, il cuore non basta

Creato il 23 giugno 2013 da Postscriptum
 

italia-brasile allenamento

Terzo ed ultimo appuntamento con la fase a gironi della Confederations Cup 2013: nell’ultimo match l’Italia affronta il Brasile padrone di casa e lancia la sfida al primo posto del Gruppo A.

La sfida nella sfida è quella tra i due gioielli del calcio mondiale, da un lato il milanista Mario Balotelli, autore di due gol in questa competizione, e dall’altro il neo-blaugrana Neymar, anch’egli a quota due centri. Sarà anche sfida tra due difese che devono dimostrare il giusto grado di sicurezza anche se la nazionale carioca presenta un quartetto arretrato di altissimo livello con Thiago Silva e David Luiz centrali e con Marcelo e Dani Alves sulla fasce. Davvero tanta roba. La nazionale azzurra invece deve ritrovare una solidità difensiva che prima del torneo sud-americano aveva già dato preoccupanti segni di cedimento; l’altro grave problema è la tenuta atletica degli uomini chiave che dopo l’ora di gioco comincia a diventare assai deficitaria.

Nei 14 precedenti il Brasile si è imposto per 7 volte contro le 5 italiane, 4 i pareggi; verdeoro in vantaggio anche riguardo ai gol segnati, 24 contro i 19 azzurri.

La Partita

Italia 2 – 4 Brasile

Italia: Buffon, Abate 6 (30′ Maggio), Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Montolivo, (26′ Giaccherini), Aquilani, Candreva, Diamanti (27′ st El Shaarawy), Marchisio, Balotelli.
a disposizione:Sirigu, Marchetti, Astori, Barzagli, Giovinco, Gilardino, Cerci
allenatore: Cesare Prandelli

Brasile: Julio Cesar, Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz (33′ Dante), Marcelo, Hernanes, Luiz Gustavo, Neymar (23′ st Bernard), Hulk (31′ st Fernando), Oscar, Fred
a disposizione:Jefferson, Diego Cavalieri, Filipe Luis, Jean, Rever, Jadson, Lucas, Jo
allenatore: Luiz Felipe Scolari

Marcatori: 46′ Dante (B), 6′ st Giaccherini (I), 10′ st Neymar (B), 21′ st Fred (B), 26′ st Chiellini (I), 43′ st Fred (B)

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Senza De Rossi e Pirlo il centrocampo azzurro si dimostra subito fragilissimo e impacciato contro la dinamicità carioca; Montolivo e Aquilani commettono errori assurdi nei primi 10 minuti tanto da far credere che il vantaggio dei padroni di casa sia solo questione di tempo. Poi, molto lentamente, gli azzurri ritrovano il bandolo della matassa e riducono al minimo i rischi. Certo, Neymar fa sempre paura ogni volta che accelera e Buffon si deve superare in un paio di occasioni ma, dalla parte opposta l’attenzione di David Luiz per Balotelli si tramuta in una caccia a tutto campo condita da numerosi falli, spesso anche gratuiti. Prima della fine del primo tempo la mannaia della malasorte si abbatte sull’Italia: dopo uno scontro di gioco Montolivo accusa dolori alla testa ed è costretto ad abbandonare il campo, lo sostituisce Giaccherini. Il finale giusto per la prima metà di gara sarebbe il pari senza gol però il guardalinee si addormenta su una punizione brasiliana: palla in mezzo all’area per Fred che spizza per Dante (subentrato all’infortunato David Luiz), peccato che il difensore del Bayern Monaco si trovi in chiara posizione di offside. Brasile in vantaggio, poco meritato, dopo 45 minuti di gioco.

Nella ripresa l’Italia entra in campo più risoluta e mette in seria difficoltà la retroguardia brasiliana: l’asso nella manica è l’effetto sorpresa che, nella fattispecie, è rappresentato dal fantastico colpo di tacco di Balotelli che permette a Giaccherini di trovare il pari con un preciso tiro a incrociare. Ci sarebbe anche il tempo di recriminare per un calcio di rigore dopo che Dante affossa in area Balotelli ma, sul ribaltamento di fronte Neymar vola a terra (questa tesi è sostenuta da molti azzurri e verificata dai replay, il centravanti carioca accentua per tutto il match le cadute, letteralmente volando dopo anche il più insignificante contatto. Si prospettano tempi duri per lui in Europa.) Restando ai fatti, è lo stesso Neymar a trasformare la punizione dal limite nel nuovo vantaggio brasiliano. Gli azzurri si rituffano in avanti in cerca del pari, Julio Cesar adesso è costretto a sporcarsi i guanti e il Brasile rischia assai. Una caratteristica dei padroni di casa è però il contropiede veloce, cosa che l’Italia purtroppo capisce troppo tardi, non appena Fred approfitta di un lancio perfetto, resiste alla carica di Chiellini, e trafigge uno svogliato Buffon. Il terzo gol brasiliano spezza le gambe agli azzurri e potrebbe essere il preludio alla totale disfatta se Chiellini non si facesse perdonare dell’errore precedente infilando in rete il gol del 2 a 3 sugli sviluppi di un corner. Il pari sarebbe il risultato giusto se la retroguardia azzurra non confezionasse il solito regalo all’avversario: il pressing inesistente dei centrocampisti permette a Marcelo di arrivare al tiro dal limite dell’area, Buffon ribatte male e debole proprio in mezzo all’area dove Fred è il più lesto ad intervenire chiudendo il match sul 2 a 4.

Le pagelle di Post Scriptum

promossi

Mattia De Sciglio, voto 6,5 – Tanti interventi puntuali e diversi errori. Fatale quello sul vantaggio brasiliano ma a sua parziale scusante c’è il fuorigioco netto di Dante. Tra gli azzurri è il più attivo.

Giaccherini, voto 6,5 – Predestinato? Fortunato? Entra e segna contro il Brasile, poi però sparisce.

Chiellini, voto 6 – Non avesse commesso quell’errore su Fred avrebbe un voto più alto. Gioca una partita molto maschia contro un Brasile più falloso del solito; quando capisce la solfa combatte a darmi pari contro Hulk.

Neymar, voto 7 – Basta solo il nome, a volte, per terrorizzare le difese avversarie mentre altre volte gli basta per farsi fischiare falli inesistenti. La parabola che disegna in occasione dell’1 a 2 è un capolavoro di balistica.

Fred, voto 7 – Come brasiliano lascia molto a desiderare, impacciato, poco tecnico e quasi assente per grandi porzioni del match ma, come attaccante fa benissimo il suo lavoro. Due zampate e il Brasile vince il girone.

bocciati

Buffon, voto 5 – Impreciso e insicuro in diversi interventi. Da pochissima sicurezza al suo reparto e ha sulla coscienza almeno un paio dei gol brasiliani.

Hernanes, voto 5 – Il centrocampista della Lazio di fatto non si vede.

Difesa dell’Italia, voto 4 – Fuorigioco e punizione fasulla a parte, la retroguardia azzurra non è più sicura come un tempo. Alla luce della condizione fisica e mentale, e degli errori che si ripetono, contro la Spagna sarà parecchio difficile.

Classifica finale Gruppo A

Brasile 9 – Italia 6 – Messico 3 – Giappone 0

Dati, notizie, immagini| FIFA.com

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