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Confederations Cup: Brasile v Uruguay 2-1, il Brasile va in finale

Creato il 27 giugno 2013 da Alessiamalachiti @amalachiti

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La prima finalista della Confederations Cup 2013 è il Brasile, che batte 2-1 l’Uruguay con una rate di Paulinho a pochi minuti dal termine. I verdeoro, imbattuti in casa da 32 partite e che non perdevano con la Celeste dal 2001, conquistano la terza finale consecutiva in questo torneo. Fred aveva aperto le marcature nel primo tempo, Cavani l’aveva pareggiata ad inizio ripresa, ma poi la maggior qualità dei padroni di casa ha prevalso. La finale sarà domenica a mezzanotte e il Brasile se la vedrà con la vincente di Spagna-Italia.
Il Brasile, che recupera David Luiz e Paulinho dagli infortuni muscolari, non parte forte come al solito. L’Uruguay, bene messa in campo da quel maestro di Tabarez, infatti, si chiude bene grazie al pressing continuo di Arevalo Rios, Tata Gonzalez e Cristian Rodriguez e allo snervante lavoro sugli esterni di Cavani e Suarez, abili nel tenere bassi Marcelo e Dani Alves. La Celeste, che gioca senza paura, avrebbe anche la grande occasione al 14’ del primo tempo: David Luiz trattiene Lugano in area e induce l’arbitro cileno Osses a fischiare il rigore. Dagli 11 metri, però, Julio Cesar ipnotizza il suo ex compagno all’Inter Forlan e respinge il penalty, mantenendo il risultato sullo 0-0.
POI CI PENSA FRED. Col passare dei minuti i verdeoro crescono. Scolari arretra Oscar, che inizia a muoversi tra le linee, mettendo in difficoltà l’Uruguay. Serve però un lampo di un Neymar fino a quel momento completamente fuori partita, al 41’, a sbloccare la gara. L’attaccante del Barcellona, sempre a segno in questa Confederations, si infila in profondità e impegna Muslera in uscita: sulla respinta piomba Fred, che con l’esterno destro mette dentro l’1-0 del Brasile. Il centravanti della Fluminense, ex Lione, segna così il suo 14° centro con la Selecao, in 28 presenze e ripaga la fiducia riposta in lui dal Ct Scolari.
Cavani fa il matador, L’1-0 di fine primo tempo resiste poco. L’Uruguay entra in campo nella ripresa con l’aggressività della prima frazione e dopo 5 minuti riesce a rimettere in equilibrio la gara. Ci pensa proprio il Matador Cavani, l’uomo più criticato fino ad ora, a mettere dentro con la sua consueta rapacità. L’attaccante del Napoli anticipa Marcelo dopo un rimpallo e col sinistro batte Julio Cesar, realizzando il suo 15° gol in Nazionale. Nella ripresa la Celeste gioca meglio e prova anche a vincerla, ma il Brasile riesce a resistere, sempre sorretto dalle giocate in allegerimento di Neymar.
La decide Paulinho nel finale, il colpo di scena. Al minuto 86, su un corner battuto da Neymar, Muslera esce malissimo e Paulinho trova lo stacco giusto per siglare il 2-1 definitivo. Il centrocampista del Corinthians, vicinissimo al Tottenham, si rivela così ancora decisivo e porta così il Brasile alla quarta finale nella storia della Confederations Cup, la terza consecutiva. L’uruguay si giocherà il 3° posto con la perdente di Spagna-Italia e avrà sempre il rimpianto di aver sbagliato quel rigore sullo 0-0, che magari avrebbe cambiato il corso del match.


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