Avvio anno scolastico 2011-2012
Il ministro dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca, Maria Stella Gelmini, ha illustrato il 31 agosto in Conferenza stampa a Palazzo Chigi le misure per consentire il regolare avvio dell'anno scolastico 2011/2012, che quest’anno registra un totale di 7.830.650 alunni iscritti.
Il Ministro Gelmini comunica“l’anno scolastico 2011-2012 registra un totale di 7.830.650 alunni iscritti” ma si dimentica di comunicare il numero delle scuole accorpate, delle classi eliminate, dei docenti sottratti e del personale ATA tagliato, significa nascondere la riduzione del tempo scuola, la sottrazione di risorse, il numero sempre più elevato di alunni per classe, i problemi legati alla sorveglianza e alla sicurezza degli edifici scolastici.Annuncia che “si stanno completando le assunzioni di 66.00 unità di personale di cui circa 30.000 docenti e 36.000 personale ATA” però non dice quanto personale è stato tagliato in questi tre anni e quanto se ne taglierà nei prossimi,sopratutto occorrerebbe dire che questa riduzione è dovuta a due fattori: un numero di iscritti alla scuola sempre minore ed un esubero di figure insegnante molto più elevato rispetto alla richiesta. Ciò sarebbe utile per dare un idea alle nuove forze lavoro dove orientarsi.Afferma che “il numero dei docenti di sostegno in Italia si attesta a 94.430 unità, il livello più elevato mai raggiunto” ma non dice quale sia il rapporto insegnate-alunno disabile, che invece sarebbe un bel dato per capire che anche qui c'è una carenza e, che quasi sempre tali problematiche ricadono sulle famiglie.Parla di “classi a tempo pieno aumentate” ma le famiglie sanno perfettamente che le loro richieste di tempo pieno o di tempo scuola aggiuntivo non sono state prese in considerazione; al contrario i genitori hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione dai dirigenti scolastici della riduzione del tempo scuola. Questo per vari motivi logistici ed organizzativi, molte scuole non hanno spazi idonei, in molti comuni il servizio catering della mensa scolastica è aumentata anche del 50% incidendo sui bilanci comunali e sulle tasche delle famiglie.Comunica che “partirà dal prossimo anno scolastico una nuova filiera formativa strettamente ancorata al mondo del lavoro” senza richiamare il “collegato lavoro” (legge Sacconi) vuol dire coprire l’idea scandalosa che l’obbligo scolastico si possa assolvere anche andando a lavorare a 15 anni.Il ministro ha asserito che la manovra «non avrà effetti diretti sulla scuola» come se: il blocco degli scatti di anzianità, gli stipendi congelati fino al 2014, gli organici del personale docente e Ata bloccati (in presenza di un continuo aumento degli studenti), l’aggregazione delle piccole scuole in istituti mastodontici e sovraffollati, i presidi dimezzati costretti a dirigere più istituti, il TFR liquidato dopo due anni, la tredicesima rateizzata, le festività civili abrogate, i fondi tagliati alla scuola pubblica ed i contributi assegnati con regolarità alle scuole private, non fossero energiche picconate dirette sulla scuola pubblica.
Poi parla di digitalizzazione della scuola, purtroppo occorre dire anche qui che molte scuole spendono tanto per la realizzazione del sito (che si potrebbe fare anche gratuitamente) ma poi se si va a vedere il sito è vuoto, falsa la dichiarazione delle comunicazioni scuola famiglia tramite posta eletronica, poichè ogni volta le famiglie si trovano a dover andare direttamente all'istituto per qualsiasi documento o comunicazione per un efficiente chiarificazione. Ancora gli ebok nella scuola potrebbero essere già attivi, sinceramente non c'è bisogno di un completo revisionamento editoriale, basta solamente convertire i manuali già esistenti in PDF e poi convertirli in ebook, poi bisogna anche vedre se questi ebook avranno ancora un prezzo rilevante per le famiglie e, se gli insegnanti si accontentano del libro digitale o se vogliono anche la versione stampata, perchè anche in quel caso il costo graverebbe, di nuovo, sulle famiglie. Sappiamo bene che se dovessimo stampare a casa un ebook (tipo manuale) ci costerebbe molto di più che andare a comprare il manuale in formato originale, magari di seconda mano! Senza contare che in questo caso le famiglie dovrebbero essere per forza attrezzati di PC, stampante e aggiungiamo il costo della connessione internet, carta ed inchiostro. Scusate se mi sono dilungata, ma è evidente che tutto il carico di spesa graverebbe ancora sulle famiglie. Anche relativamente all'uso della lavagna Lim, il ministro non ha specificato che è vero che molte scuole si sono dotate di tale strumento ma che la spesa è gravata per intero, anche qui, sulle famiglie.Si parla di scolarizzazione di massa. Si ma non si sono neppure menzionati però i dati relativi ad un aumentato analfabetismo, di una sempre crescente dispersione scolastica e di un forte "analfabetismo di ritorno". Se per alfabetizzazione di massa si intende che almeno una volta tutti vanno a scuola bene! Ma non si dice con quali risultati e percentuali si esce dalla scuola, non si è detto che il numero dei promossi è aumentato solo perchè la nuova scuola dell'autonomia si basa sui numeri, e ciò equivale a dire che è più alta la qualità, ma ciò è un falso se poi i dati Ocse ci dicono che molti diplomati e laureati usciti dalla scuola non comprendono ciò che leggono e una certa percentuale trova difficoltà nelle lettura, se si pensa che questo è uno dei primi traguardi che si chiede di raggiungere ad un bambino di 6 anni, ci rendiamo conto che i dati sulla qualità sono falsati. La teoria non coincide molto con la realtà. Aspettiamo tutti allora il riconoscimento basato sul merito e, chissà i nuovi concorsi o, forse, sarebbe utile pensare anche un metodo alternativo di reclutamento.
Relativamente al corso di studi per accedere all'insegnamento occorre ricordare che sono più di dieci anni che ogni due cambiano le regole per chi vuole fare un percorso per diventare insegnante e,relativamente alle Tfa, vorrei fare un altra polemica: a tutt'oggi sono poche se non pochissime le Università che hanno attivato i corsi di tirocinio attivo.Sono d'accordo invece riguardo agli appalti per le pulizie, che incidono veramente tanto sul costo della scuola e, non me ne voglia il personale ATA, ma il loro numero (1 ogni 2 classi) è veramente eccessivo, se il loro compito è solo quello della "sorveglianza" relativa all'ingresso ed all'uscita dalla scuola, poichè il cosidetto "scodellamento" dell'orario mensa viene effettuato dai gestori del catering. Se poi consideriamo che dal momento che il bambino è dato in mano al tutore la loro funzione finisce, è evidente un surplus di funzioni. Aggiungo a questo che il loro quadro retributivo è quasi equivalente a quello di un insegnante, allora a me pare eccessivo uno stipendio pieno per chi lavora al massimo due ore in un giorno (consideriamo poi che la loro turnazione giornaliera è compresa tra le 3 e le 4 ore, insomma meno di un part time ma a stipendio pieno!)non me ne vogliano ma ci sono più collaboratori scolastici che insegnanti di sostegno!
Per ora ho finito, sono probabili ulteriori delucidazioni in merito. Questa volta aspetto i vostri commenti più che mai e, spero anche proposte per il Ministro.