Lo studio proviene da tre ricercatori della University of Buckingham, della Cardiff University e del Medical Research Institute di Colombo, Sri Lanka. A quanto pare, un meteorite carbonioso di questo tipo avrebbe una composizione molto simile ai planetesimi, i corpi che miliardi di anni fa diedero origine ai pianeti del sistema solare. In esso sarebbero contenuti acqua e materiale organico, inclusi amminoacidi. I ricercatori sono certi che Polonnaruwa, questo il nome con cui e’ stato registrato, non sia stato contaminato da rocce terrestri: e’ stato visto cadere dal cielo e raccolto subito dopo, inoltre i fossili di diatomee sono ben incastonati nella sua matrice. Dal confronto con altri meteoriti poi, si è dedotta la derivazione da un frammento associato alla cometa Encke e le analisi, ancora in corso, rivelano la presenza di elementi non appartenenti al sistema solare. Nel meteorite inoltre si possono ben osservare agglomerati di olivina tipici di questo tipo di rocce.
”I nuovi dati su queste diatomee fossili sembrerebbero fornire forti prove a supporto della teoria della Panspermia Cometaria”, spiegano gli studiosi, ossia la teoria in base a cui la vita sul nostro pianeta e altri mondi potrebbe essere stata portata dalle comete. Se la scoperta fosse confermata sarebbe veramente di portata storica.