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Confessioni di uno squilibrato

Creato il 30 luglio 2010 da Stepianii

Confessioni di uno squilibrato
Premetto che so benissimo che questo potrà sembrare il post di uno squilibrato, ma, almeno nella mia mente, il problema di cui mi appresto a parlarvi, esiste. Eccome.Tra poco più di una settimana andrò in vacanza. Al mare, a casa dei miei genitori. E come ogni anno sorge il problema dei romanzi da portarmi dietro, da leggere spaparanzato sulla spiaggia.Innanzitutto il numero. Resterò a Cattolica per quindici giorni e, considerando che in vacanza leggo più o meno un libro di 150/200 pagine al giorno, per essere sicuro che mi bastino dovrei portarne almeno una decina, più o meno grossi. Poi, però, esiste il rischio fondato che alcuni di questi libri, non mi piacciano: il che significa che li abbandonerò dopo poche pagine. E così i libri da portare diventeranno almeno venti. A cui andranno aggiunti alcuni libri che mi serviranno per lavoro (sì, perché, almeno per qualche ora al giorno, dovrò anche scrivere). Facciamo che porterò venticinque libri.Ma quali?Sui modi in cui un lettore sceglie (o non sceglie) in libreria i libri da leggere, Calvino ha riempito due pagine del suo splendido: "Se una notte d'inverno un viaggiatore". Eccone uno stralcio, illuminante:

Sventando questi assalti, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza i Libri Che Da Tanto Tempo Hai in Programma Di Leggere,

i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,

i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,

i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,

i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest'Estate,

i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Ne! Tuo Scaffale,

i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile.

Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D'Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.

 

Sia come sia, ho già iniziato a prepararmi. E non è facile: sono giorni che spulcio nella mia biblioteca - e chi mi conosce sa quanto questa sia ampia - in cerca di ispirazione. Al momento i papabili sono una quarantina: i dieci giorni che mi separano dalle ferie serviranno a scremarli.Tra quelli che porterò certamente ci sono: "Il porto degli spiriti" di John Ajvide Lindqvist (l'autore di "Lasciami entrare"), l'ultimo di Don Wilslow - un autore scoperto da poco e che mi piace molto - qualche Simenon (come andare in vacanza senza di lui), la biografia di Dean Martin scritta da Nick Toschen, scrittore che amo molto, i due romanzi usciti in Italia di Megan Abbott (consigliatami dal mio amico Tito Faraci tramite il suo blog), un po' di Haruki Murakami, poi ancora "Rosso Flyd" di Michele Mari e"Dome" di Stephen King che non ho, colpevolmente, ancora letto. "Un colpo di vento" di tale Von Schirac che mi incuriosisce. Infine porterò con me, come ogni anno, il meridiano di Dashiell Hammett con l'intenzione di (ri)leggere tutti i libri di uno dei miti della mia adolescenza.La cosa divertente (?) è che una volta che avrò fatto la mia scelta e sarò al mare, capiterò in una libreria e comprerò altri libri che, probabilmente, leggerò prima di quelli che mi sono portato da casa, rendendo così vano, almeno in parte, il lavoro di questi giorni.


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