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Confusi e felici

Creato il 06 gennaio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

49605Freud si rivolterebbe nella tomba

Tanto, troppo buonismo per una pellicola che pare nasca politicamente scorretta, ma che non riesce a esserlo fino in fondo. Difatti Confusi e felici è l’ennesima prova che Massimiliano Bruno è un regista irriverente solo in modo superficiale.

Marcello è uno psicanalista che esercita la sua professione in modo svogliato. Un giorno congeda in modo improvviso i suoi pazienti a causa della scoperta di una rara malattia agli occhi. A causa di ciò saranno gli stessi pazienti congedati ad aiutarlo a superare questa difficoltà.

Commedia costruita sul ribaltamento (i pazienti che provano a guarire l’analista), Confusi e felici è una pellicola che si lascia guardare, ma nulla più. Difatti il tutto è affidato all’affiatamento del cast (Bisio, Giallini, Foglietta, Bruno, Minaccioni, Caterina Guzzanti, Sermonti e Papaleo), che a volte riesce a strappare qualche sorriso sincero, mentre in altre situazioni si lascia trasportare dalla sceneggiatura di dubbia fattura del duo Massimiliano Bruno – Edoardo Falcone. Ed è proprio la mancanza di una sceneggiatura solida a lasciare perplessi, perché Confusi e felici alterna situazioni interessanti (il disagio esistenziale dei personaggi) ma trova malamente il suo sfogo in sentimentalismi “borgatari” di dubbio effetto.

Detto ciò non tutto è da buttare e, laddove Bruno esagera con il buonismo da quattro soldi, c’è la volontà di lasciarsi andare a qualche scorrettezza stilistica, che prende in giro lo psicologo cialtrone e minimizza i problemi dei pazienti. Detto ciò Confusi e felici è l’esempio lampante di una commedia monocorde, che per spiccare degnamente il volo deve obbligatoriamente far leva su attori di sicuro richiamo e cucire loro addosso un vestito su misura. E allora ecco che ci si accorge che Giallini fa Giallini e che nel “gruppone” ritroviamo le macchiette di turno  (il mammone, la coppia in crisi sessuale, la ninfomane e il cornificato esagitato),tra le quali Anna Foglietta è la migliore per distacco, proprio perché non è affetta da alcuna patologia psicologica e quindi difficilmente inseribile in una categoria predefinita.

Di conseguenza il gruppo fa la forza, sostiene il film e permette a Confusi e felici di essere un innocuo passatempo, che in modo accomodante restituisce allo spettatore ciò che si aspetta: buonismo e moralismo spiccio.

Uscita al cinema: 30 ottobre 2014

Voto: **


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